E’ trascorso poco più di un mese dall’inaugurazione della U.O. di Chirurgia, un reparto fondamentale che, dopo riaperture a singhiozzo, era stato definitivamente chiuso per carenza di personale medico.
Sì, a settembre abbiamo inaugurato la riapertura del reparto in regime one day surgery, anche se l’ambulatorio di Chirurgia era già operativo da marzo scorso
Il regime one day surgery assicura gli interventi chirurgici in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno, peraltro non garantisce le urgenze e gli interventi più complessi
La “fortuna” dell’ospedale di Mussomeli, in questo senso, è quella di lavorare di concerto col Sant’Elia, quindi quello che non si riesce ad assicurare in loco, lo si trasferisce a Caltanissetta. Stessa procedura vale per il reparto di Ortopedia, le due discipline chirurgiche, per cui, lavorando in squadra, si assicura comunque il servizio al paziente, in base al giudizio del medico competente.
Manca, lo ribadiamo, la degenza ordinaria
Ci stiamo lavorando, speriamo di averla a breve
Cinque chirurghi per il solo reparto di Chirurgia, più Ortopedia e Oculistica -per non dire della Diagnostica e del P.P.S.- che “gravano” tutti sulla sola anestesista in servizio che è la dottoressa Di Giovanni
In atto è questo che limita le prestazioni di servizio. Anche se, posso dire, che l’ospedale di Mussomeli fa parecchio anche in termini di interventi, soprattutto per quanto riguarda Ortopedia, dove c’era già uno storico, e anche in Chirurgia dove si assicurano gli interventi fino alle ernie non complicate.
Quindi questo lo stato dell’arte degli interventi ad oggi
Sì, ma stiamo lavorando per fare altro, assicurandoci comunque la presenza, anche in regime di reperibilità, dell’anestesista durante la notte.
I numeri ci danno ragione?
Direi! Dall’1 settembre al 27 ottobre 2023 abbiamo effettuato 391 interventi totali, così suddivisi, 95 di Ortopedia, 186 di Oculistica, 110 di Chirurgia. A fronte dei 169 di Oculistica e 67 di Ortopedia dell’anno precedente. Penso che possiamo ritenerci soddisfatti! No?
E poi la questione della tanto discussa chiusura prolungata della sala operatoria
Quello proprio è stato un intervento fondamentale in termini di investimento a media e lunga gittata da parte dell’ASP sul territorio. A confutazione di tutte le teorie assurde che all’epoca si sono fatte in merito. A Mussomeli oggi arrivano pure pazienti da Gela per l’Ortopedia. Non so se rendo l’idea.
Cosa si è fatto per risolvere il problema anestesista al momento?
L’ASP ha bandito un concorso, al quale hanno partecipato solo specializzandi. Ai diciassette che si sarebbero dovuti assumere, l’Università ha proposto un tot di ore a Caltanissetta e un tot a Palermo, complicando non poco, com’è comprensibile, la situazione logistica dei medici che, in virtù della proposta, appunto, hanno derogato al momento in cui entreranno al quarto anno, verosimilmente a febbraio. Anche se, ad onor del vero, tengo a precisare che, per la prassi medico-legale, lo specializzando può operare in struttura, solo ed esclusivamente, in presenza di un altro anestesista in modo che l’attività sia sempre tutelata sostanzialmente. Attualmente sul territorio sono operativi due specializzandi nella modalità che dicevo prima.
Quindi, sull’onda lunga del rilancio
Assolutamente sì! Ma anche da altri punti di vista quali la Lungodegenza e la Riabilitazione che andrebbe a gestire il post acuto dando un grande vantaggio ad Ortopedia. E che, ci auguriamo, di inaugurare entro l’anno. Inizieremo con la Riabilitazione per liberare quanto più precocemente possibile il posto letto di Ortopedia e aumentare il tourn over dei pazienti. Più medici riusciamo a reclutare più servizi possiamo garantire. Perchè, la carenza non è Mussomeli, la carenza è generale, anche il Sant’Elia è fortemente in sottorganico. Purtroppo è in affanno tutto il sistema sanitario regionale e nazionale. Attualmente sono circa un migliaio i posti di area medica non attivati in Regione Sicilia oltre mille e passa posti in post acuto ossia Riabilitazione e Lungodegenza. Ci vorrà tempo. Confidiamo in uno snellimento della burocrazia che già da adesso prevede si possono assumere dal secondo anno. Però rimane il fatto che, a parità di condizioni, il medico è portato a scegliere un presidio di città piuttosto che di frontiera. Ormai la classe medica decide dove lavorare perchè ovviamente dispone di un notevole potere contrattuale. Ed è successo che i due medici che dovevano venire a Mussomeli hanno preferito altre sedi. Purtroppo il territorio ad oggi arranca e perdipiù l’ospedale spesso si trova a dover sopperire alle carenze del territorio.
Una buona notizia?
Eccola! Giorno 9 ripartiamo con la Gastroentereologia ed Endoscopia con il dott. Camilleri, direttore facente funzione della U.O di Gastroentereologia di Caltanissetta. Un ulteriore rilancio dopo la sospensione del servizio. Disponiamo ad oggi anche di nuova strumentazione già collaudata, la stessa che si adopera al Sant’Elia. Ci stiamo adoperando per potenziare tutto il territorio, serve tempo, dedizione, costanza e lavoro. E soprattutto crederci.
Per le nomine, proroga al 31 gennaio, cosa si auspica?
Sicuramente nel segno della continuità per la governance dell’ASP principalmente per non inficiare i benefici dei risultati finora raggiunti.
Da igienista qual è, un’indicazione sulla prevenzione?
Nei tempi e nei modi giusti, senza accanimento ma senza, di contro, trascurare quelli che sono gli steep raccomandati, compatibilmente con l’età e i fattori di rischio di ciascuno.