Riesi – È nel garage che nascondeva un arsenale e pure reperti archeologici. Tutto scoperto dai carabinieri. E per lui L.F – assistito dall’avvocato Giovanni Sanfilippo – , un bracciante agricolo quarantaquattrenne di Riesi, è scattato l’arresto.
Detenzione di armi clandestine, omessa custodia di armi e munizioni e omessa denuncia di munizioni, le contestazioni che sono state mosse a suo carico.
È durante una perquisizione in suo garage, disposta non per caso e tra le pieghe di un servizio mirato proprio alla ricerca di armi e munizioni detenute illegalmente , che è saltato fuori tutto.
In particolare, durante l’ispezione militari hanno rinvenuto
Una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa e completa di tre proiettili, due “penne pistole” clandestine – una calibro 38 e una calibro 22 – di fabbricazione artigianale e 134 proiettili.
Approfondendo ancor più le verifiche è stata rinvenuta e sequestrata attrezzatura ed altri elementi utili alla fabbricazione artigianale di altre “penne pistole” clandestine. In particolare , canne filettate, molle, congegni vari e, ancora, bossoli, ogive e polvere da sparo.
Ma v’è dell’altro. Sì, perché in quel garage sono state scovate pure ventidue monete antiche e ulteriori reperti di interesse archeologico, in buono stato di conservazione e la cui epoca è da accertare.
Monete e antichi manufatti sono stati sequestrati e affidati ai carabinieri del comando tutela patrimonio culturale per ulteriori verifiche.
Anche armi e munizioni sono state requisite. Il quarantaquattrenne, su disposizione della procura, è stato poi rinchiuso al carcere Malaspina di Caltanissetta.
Nella successiva udienza di convalida il giudice per le indagini preliminari di Caltanissetta ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, convalidando il provvedimento cautelare.
