Caltanissetta – È stato un tatuaggio a incastrarlo. Un tatuaggio immortalato dalle videocamere dei distributori derubati e che lui avrebbe esibito in una sua foto su facebook.
Un riscontro incrociato che ulteriormente inguaiato il ventottenne nisseno Vincenzo Giglio che di grane con la giustizia ne ha avute.
In questo caso si è piovuta sul capo una ordinanza di custodia cautelare per furto aggravato. Perché è ritenuto un ladro seriale.
Lui, secondo le indagini della polizia, sarebbe stato l’autore di quattro furti messi a segno tra fine agosto e i primi di settembre.
Nel mirino del giovane sarebbero entrati distributori automatici di snack e bevande in piazza Mercato, in pieno centro storico cittadino.
Lui in totale avrebbe rimediato in quei colpi ottocento euro o poco più, ma avrebbe provocato danni alle macchinette per cinquemila euro.
Gli agenti, dopo i furti, hanno visionato le immagini e in due occasioni il ladro ha agito indossando un cappuccio in testa, per celare meglio l’identità. E ogni momenti di quei furti è stato registrato.
Ma i poliziotti lo hanno riconosciuto ad ogni modo. I sospetti sono presto scesi sul giovane. Poi la comparazioni di quelle immagini con la sua foto pubblicata sul social network lo hanno ulteriormente smascherato.
Quel tatuaggio sulla mano destra – un altro lo aveva sul polpaccio della gamba destra – lo ha definitivamente inchiodato.
«Mi auguro che l’arresto di ieri – ha spiegato il dirigente della squadra mobile, il vice questore Marzia Giustolisi – possa essere un esempio di sicurezza reale e percepita per i cittadini nisseni e per quegli imprenditori che hanno subìto, come nel caso di specie, ingenti danni economici per la serialità dei furti alle macchinette commessi dal Giglio».
E per il pericolo di fuga e che il giovane potesse mettere a segno altri furti analoghi, è stata disposta la misura cautelare.
