Mussomeli – Polemiche per la realizzazione di due termovalorizzatori in Sicilia annunciata dal presidente della Regione. I due impianti per la gestione dei rifiuti sorgeranno uno a Palermo e uno a Catania, con un finanziamento di ottocento milioni di euro. La gara è stata già pubblicata.
«Altro che obiettivo epocale, gli inceneritori, perché è giusto chiamarli col loro nome, sono un salto nel passato e contro le direttive europee che chiedono fortemente agli Stati di ridurre le emissioni inquinanti», la stoccata è arrivata dal coordinatore siciliano dei pentastellati, Nuccio Di Paola.
«Mentre altrove in Europa – ha aggiunto Di Paola – si va in direzione della riduzione dei rifiuti e del riuso, noi andiamo in senso contrario, cosa che, tra l’altro, proprio di recente ha suscitato pure le perplessità dell’Unione europea che , in relazione all’inceneritore di Roma, ha esternato preoccupazioni sull’impatto ambientale e sugli eventuali danni alla salute umana».
Per lo stesso coordinatore siciliano del M5S sarebbe, semmai, più opportuno realizzare «impianti per il recupero dei materiali derivanti dalla raccolta differenziata, realizzati col contagocce… oppure, lasciando il settore rifiuti, la garanzia del diritto costituzionale alla salute, che in Sicilia, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più un miraggio, soffocato da disservizi in serie e dalle immortali e lunghissime liste di attesa, azzerate solo a chiacchiere», ha concluso.
