Caltanissetta – Sull’inchiesta antiassenteismo che ha coinvolto gli uffici dell’Urega di Caltanissetta, è intervento anche
l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.
Soffermandosi sulla rimodulazione dello scenario al centro dell’indagine che ha fatto scattare la sospensione dal servizio per dieci funzionari dello stesso ufficio, per un tempo variabile da sei mesi a un anno facendo pure finire i loro nomi nel registro degli indagati per truffa aggravata e di false attestazioni o certificazioni relativamente alle presenze in servizio.
«Formuliamo il nostro apprezzamento nei confronti dell’impegno di guardia di finanza e procura nissena volto a individuare dipendenti infedeli dell’Urega di Caltanissetta ed Enna», ha aesordito l’assessore.
«Avevamo visto bene quando, nei mesi scorsi, il governo Musumeci aveva avviato la riorganizzazione degli uffici proprio per evitare i bivacchi nei corridoi. Preso atto infatti di un numero sovrabbondante di dipendenti negli Urega, abbiamo ridotto del 30 per cento gli organici in tutte le province attirandoci persino le contestazioni e il malumore dei sindacati», è andati avanti.
«Tre dei dipendenti che oggi risultano indagati, peraltro, erano già stati trasferiti. Anche gli altri saranno sottoposti a dei provvedimenti, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e chiarisca le responsabilità», ha concluso Falcone.
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