Assisi – La dottrina sociale della Chiesa alla base dell’impegno dei cattolici in politica. Questo, in estrema sintesi, l’argomento che ha animato l’incontro nazionale Udc, tenutosi ad Assisi sabato 28 settembre. Incontro fortemente voluto dal leader regionale siciliano, on. Decio Terrana, che, per l’occasione ha chiamato a raccolta fedeli e fedelissimi da ogni parte dell’Isola, desiderosi di partecipare a quello che è stato “un nuovo inizio per il partito dell’Unione di Centro”. Al cospetto di una platea gremita, proveniente da tutta Italia, è stato presentato il testo di Decio Terrana, attuale coordinatore dell’Udc in Sicilia, “L’impegno dei Cattolici in politica. Un’alleanza per il futuro dell’Italia”. Il testo ripercorre il contesto politico di oggi, rivisto alla luce degli ultimi fatti di storia in prospettiva “dell’esigenza di riunirsi intorno a valori condivisi e ad un maggiore impegno politico. Oggi un partito unico cattolico”, sottolinea Terrana, “potrebbe rappresentare una significativa opportunità per rinnovare l’impegno dei cattolici all’interno della vita pubblica. Nell’ottica della promozione di una politica che non sia solo etica ma anche inclusiva e aperta al dialogo”. Quella politica che, nella sua accezione più arcaica e nobile, attiene al concetto di “polis”, quindi di comunità e che, per la prima volta, da Pio XI, è stata definita “la forma più alta di carità”. Ecco perchè si è voluto ripartire proprio da dove tutto ebbe inizio. Da Assisi, terra di speranza e devozione. Di carità e condivisione. Il testo, all’interno delle sue settanta pagine, concentra un interessante excursus storico di quelle che sono state le vicende della politica italiana, e non solo, a partire dalla caduta del muro di Berlino che, come riporta l’autore del saggio, “ha indebolito il collante ideologico anticomunista che aveva sostenuto la politica estera italiana”, seguita poi dagli scandali a tutti noti col nome di “Tangentopoli”. Testo che, nei prossimi mesi, verrà presentato in Sicilia, nell’ambito di un intenso tour che interesserà varie province. “Ancora una volta, i cattolici sono chiamati a rispettare la visione cristiana della vita. E’ bene che ci siano dei buoni cattolici, ma occorrono anche dei buoni politici. Se si vuole marcare il limite della differenza”, conclude Terrana.
