Caltanissetta – Codacons pronto a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento che dovrebbe aprirsi sulla gestione dell’acqua nel Nisseno. Lo ha preannunciato nelle scorse ore, sull’onda dei due filoni d’indagine che la procura nissena ha aperto sula questione. Ma non c’è nessun iscritto nel registro degli indagati
Sarebbero legati alla gestione del servizio e, in queste ultime ore, s’è aggiunto anche un altro aspetto legato alla non potabilità dell’acqua già da diversi giorni.
È sull’onda di una denuncia presentata dall’ex sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, per l’ipotesi d’interruzione di pubblico servizio, che ha preso corpo il nuovo fascicolo. Lo stesso es capo della giunta, adesso ha integrato l’originario atto inserendo anche la non potabilità dell’acqua da troppo tempo.
Altra questione spinosa che va ad aggiungersi a una vicenda che sta infiammando il dibattito, con comitati spontanei che sono scesi in campo e hanno incontrato anche il prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, per sottoporre la questione all’attenzione. Sì, perché costringe le famiglie a un aggravio dei costi per l’impossibilità di potere utilizzare l’acqua che scorre dai rubinetti per usi alimentari. Uno scenario in piena evoluzione e che potrebbe sortire presto nuovi sviluppi sull’onda della gestione della crisi idrica che per mesi ha attanagliato diverse aree centrali dell’isola, il Nisseno e l’Ennese in particolare, situazione migliorata ma che non è certo risolta soprattutto guardando alla prossima stagione estiva.