Caltanissetta – È per droga che i carabinieri lo hanno arrestato. Sostanza che però, lui, ha sostenuto appartenesse alla compagna. Ma alla fine la sua tesi non gli è valsa ad evitare il provvedimento cautelare.
È in pieno centro, nel Nisseno, che il trentaseienne, Davide L. (assistito dagli avvocati Dino Milazzo e Salvatore Amato) è stato intercettato da una pattuglia intervenuta nel momento in cui la ragazza che si trovava in auto con lui ha iniziato a urlare.
Ma all’arrivo dei militari la giovane è corsa via. Anche il compagno avrebbe tentato di allontanarsi ma è stato subito bloccato dagli stessi carabinieri.
Durante il controllo che ne è seguito gli sono stati trovati una decina di grammi di hashish e oltre 1534 euro in denario contante. Nelle successive perquisizioni, in casa di entrambi, è saltato fuori anche un bilancino di precisione. In particolare è stato rinvenuto in una casa in cui i due avevano abitato fino a un po’ di tempo addietro.
Il sospetto pusher ha poi spiegato che la sua compagna farebbe uso di droga e quella mattina erano andati in centro perché lei acquistasse il fumo da un ragazzo di colore. Ma arrivata in macchina la droga che nascondeva sotto la maglietta le sarebbe caduta e avrebbe iniziato a urlare ritenendo che l’avesse presa in suo compagno. Da qui l’intervento dei carabinieri che, in quel frangente, si trovavano a pochi metri da loro.
Nella successiva convalida il giudice è giunto alla conclusione che i fatti farebbero presupporre una possibile attività di spaccio. Perché ad ogni modo lui sarebbe stato a conoscenza di quell’operazione di acquisto di “fumo”, per la presenza del bilancino di precisione in quella che era stata la casa abitata da loro e la somma di denaro trovata alla stesso trentaseienne che non ha un’occupazione fissa.
Così il giudice, nel convalidare l’arresto eseguito dai carabinieri per detenzione e spaccio, lo ha assegnato agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.