Caltanissetta – Sequestrati due smartphone ai genitori della quindicenne di Piazza Armerina morta un mese fa. È l’ultimo atto dell’indagine della procura per i minorenni di Caltanissetta in relazione al decesso di Larimar Annaloro.
Nelle scorse ore, infatti, i genitori della ragazzina sono stati sentiti a sommarie informazioni testimoniali, così com’era stato programmato tempo addietro.
E, come ufficializzato dallo stesso procuratore di Caltanissetta per i minorenni, Rocco Cosentino, «è stato disposto il sequestro probatorio di due smartphone, risultati nella piena disponibilità dei genitori, in quanto, per come emerso compiutamente solo nel corso di tale adempimento istruttorio, i dispositivi elettronici erano stati rispettivamente il primo in uso esclusivo alla ragazza e il secondo anche in comune con gli altri familiari».
I due apparecchi telefonici saranno adesso al centro di tutti gli accertamenti tecnici possibili per offrire alle indagini ogni eventuale elemento disponibile.
Una decina di giorni addietro lo stesso procuratore Cosentino ha chiarito che, alla luce «dei dati in nostro possesso possiamo dire che si tratta di un suicidio con morte compatibile da soffocamento per impiccamento».
