Mussomeli – La morte della ventiduenne di Lentini, Margaret Spada, deceduta lo scorso 7 novembre a Roma dopo tre giorni di coma in seguito ad un intervento di rinoplastica, ha acceso i riflettori sul dibattito “Chirurgia plastica e sicurezza”. La vicenda, al momento vede indagati, con l’accusa di omicidio colposo, i medici Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio titolari di un ambulatorio di Fonte Ostiense, ancora al vaglio degli inquirenti per la verifica dell’effettiva idoneità. A dire la sua sull’argomento, che l’ha toccata molto da vicino, è la mussomelese Maria Rita Misuraca, giornalista sportiva25 anni, figlia della signora Salvina Carrubba e del compianto commerciate Enzo Misuraca, anche lei operata al naso nello studio medico Procopio. “Quando ho letto la notizia”, riferisce la ragazza, “sono rimasta di sasso” e aggiunge “ricordo che i medici entravano e uscivano dalla stanza, l’ambiente non era sterile. Anche io ho avuto tremori e tachicardia”. La testimonianza della giornalista originaria di Mussomeli ma da anni trapiantata a Roma -figlia di Vincenzo, commerciante scomparso anzitempo, e di Santina Carrubba- è stata ripresa da noti quotidiani nazionali e da altrettanto noti talk di prima serata. Operata per lo stesso intervento nel maggio 2023, Misuraca contatta lo studio dopo aver visto vari video di promozione social dello stesso. Anche questo elemento al momento, particolare argomento di discussione. E precisa che, nel suo caso, si è trattato solo di un “ritocco”, dal momento che lei era già stata operata al naso tre anni prima. Subito dopo la somministrazione dell’anestesia locale, però, “subentrano forti tremori e una tachicardia che, al momento mi hanno spaventata molto ma che, fortunatamente, si sono risolti nell’arco di una ventina di minuti”. Pertanto l’intervento è proseguito regolarmente con la dimissione della paziente cinque minuti dopo la conclusione dell’intervento. Lasciando solo i postumi, di un intervendo mini invasivo. Tuttavia “leggere tanti articoli e post su una ragazza pressochè coetanea, a cui per lo stesso intervento non è andata bene, è parecchio angosciante”. Queste le riflessioni della venticinquenne giornalista romana che non nasconde al pubblico il suo ricorso alla chirurgia estetica allo scopo di migliorare il proprio aspetto.