Home Cronaca La Sicilia sempre più verso la zona arancione

La Sicilia sempre più verso la zona arancione

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Palermo – A scandire la marcia verso l’arancione della Sicilia sono i numeri, certificati da fondazioni, agenzie e istituti matematici. Per la fondazione Gimbe il passaggio di colore potrebbe avvenire entro fine mese perchè “l”enorme quantità di nuovi casi incontrando una popolazione suscettibile troppo numerosa, sta progressivamente saturando gli ospedali”, al netto di un eventuale incremento dei posti. L’Isola risulta a zero posti in area medica e 4 di intensive. Anche per il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le applicazioni del calcolo ‘M.Picone’ del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) il cambio di colore sarebbe imminente: secondo la sua analisi la Sicilia è al 32,5% per i reparti ordinari e al 19% per le terapie intensive, entrambi in crescita lineare; l’Agenas invece fissa al 33% il tasso di occupazione degli ordinari e al 20% le intensive.
Intanto i nuovi casi positivi rgistrano una leggera flessione: sono 11.354 a fronte di 59.167 tamponi processati, il giorno precedente erano stati 13.048. Il tasso di positività scende al 19,1% ieri era 20,7%. Gli attuali positivi sono 150.466 con un aumento di 9.543 casi. I guariti sono 1.785 mentre le vittime sono 26. Sul fronte ospedaliero sono 1.463 i ricoverati, con 22 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 163, due casi in meno rispetto a ieri.
Nella settimana dal 5 al 11 gennaio, la fondazione Gimbe, ha registrato una performance in peggioramento per i casi ogni 100.000 abitanti (2.652) ed evidenzia un aumento dei casi del 128,5% rispetto alla settimana precedente. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 73,2% (media Italia 79%) a cui aggiungere un ulteriore 4,7% (media Italia 3,8%) solo con prima dose; il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 53,4% (media Italia 61,5%). La popolazione dai 5 agli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari all’1% (media Italia 2,4%) a cui aggiungere un ulteriore 13,5% (media Italia 15,9%) solo con prima dose. (ANSA).

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