Caltanissetta – La realizzazione di un centro comunale di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati ,i lavori di manutenzione straordinaria ed adeguamento del campo sportivo di Resuttano e, ancora, gli incarichi per i progetti relativi ai lavori di efficientamento energetico del plesso scolastico di scuola secondaria di 1° grado – Istituto comprensivo Santa Caterina Resuttano”, agli interventi di efficientamento energetico del Municipio e la manutenzione straordinaria per la messa in esercizio della casa per anziani sita in via circonvallazione.
Questi, tra appalti e incarichi, gli aspetti finiti al centro dell’indagine dei carabinieri, sotto il coordinamento della procura di Caltanissetta, che nelle scorse ora ha fatto scattare l’arresto del sindaco di Resuttano, Rosario Carapezza – assistito dall’avvocato Giuseppe Dacquì – finito ai domiciliari e altre misure cautelari a carico di tre dipendenti comunali , imprenditori e professionisti. In particolare i dipendenti comunali Antonino Geraci e Antonino Genduso, il tecnico esterno Mario D’Anna, due professionisti, Gandolfo e Marilena Diprima, il responsabile unico di progetto Giuseppe Barbieri e l’imprenditore Salvatore Castaldo – assistiti dagli avvocati Alberto Fiore, Giuseppe Dacquì e Michele Ambra – a carico dei quali, in funzione del rispettivo ruolo, è stata disposta sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per la durata di un anno e divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione sempre per dodici mesi.
Sono tirati in ballo, a vario titolo, per turbata libertà degli incanti e falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Secondo l’accusa tra funzionari pubblici da una parte e imprenditori e professionisti dall’altra, vi sarebbero stati accordi per veicolare le gare «nel manipolare l’estrazione dell’offerente da invitare alla fase della procedura negoziata, nel redigere falsi verbali di sorteggio e di gara». Questo in relazione alla turbativa d’asta.
Per quanto riguarda, invece, la contestazione legata al falso , legata all’affidamento degli incarichi per redigere i progetti, il sindaco – sempre secondo la tesi accusatoria – avrebbe favorito imprenditori e professionisti a lui vicini per garantirsi consenso politico e vantaggi elettorali.