Home Cronaca «L’avrebbe violentata in casa», sospetto stupratore chiede l’abbreviato

«L’avrebbe violentata in casa», sospetto stupratore chiede l’abbreviato

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Caltanissetta – È per violenza sessuale che ha chiesto di esser giudicato con il rito abbreviato. Mentre altre due contestazioni che pendevano sul suo capo, ossia furto e lesioni, sono nel frattempo cadute.

Così il sospetto stupratore che nel febbraio scorso avrebbe abusato di una giovane nissena, sua conoscente, invitata a casa a bere qualcosa.

E invece in quella circostanza, poi, il  trentaseienne Saadeddine Aleyi  – assistito dagli avvocati Giuseppe Dacquì e Rosario Di Proietto –  di origine tunisina ma che vive da tempo a Caltanissetta, avrebbe approfittato di lei.

Nel momento in cui ha allungato le mani, al suo rifiuto l’avrebbe presa a schiaffi. Anche se in realtà, poi, l’accusa di lesioni personali non ha retto.

Così come l’ipotesi di furto, inizialmente contestata perché l’uomo, dopo averla violentata – secondo l’originaria tesi accusatoria – prima di lasciarla andar via da casa le avrebbe preso soldi dalla borsetta. Ma anche questo aspetto è caduto.

La donna, dopo i presunti abusi, avrebbe atteso un po’ prima di presentarsi in ospedale. Lo avrebbe fatto per vergogna.

Ma da li in avanti, dopo la segnalazione dei medici, s’è messa in moto la macchina investigativa. E la giovane, attraverso fotografie che le sono state mostrate in questura, avrebbe riconosciuto il suo stupratore.

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