Home Cronaca Le associazioni parlano con Pierobon sul tema dello stoccaggio amianto

Le associazioni parlano con Pierobon sul tema dello stoccaggio amianto

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Caltanissetta – Venerdì, all’ora di pranzo, No Serradifalko, cittadini di Milena, Collettivo Letizia, Meetup San Cataldo 5 stelle, WWF Sicilia Centrale, il geologo La Rosa, hanno incontrato l’Assessore regionale Pierobon. L’incontro è avvenuto in vidoeconferenza.

“Il tema  . spiegano un una nota – è stato quello che in questi ultimi mesi ha marcato il dibattito politico nel nord della provincia di Caltanissetta, quello dell’amianto e, in parallelo, della bonifica dei territori interessati.

Come è ormai noto a tutti, un decreto regionale prevede luoghi di stoccaggio dell’amianto della intera regione siciliana nelle miniere di Bosco ( dismessa ) , di MIlena ( mai utilizzata ), di Pasquasia ( la più misteriosa di tutte) e della ex cava di Biamcavilla.

A fronte del tormentato dibattito che ha abbracciato le diverse posizioni, l’Assessore Pierobon ha voluto introdurre il tema della bonifica del territorio della ex  miniera di Bosco, di quella che viene indicata come la montagna  di sale , e dell’intero territorio regionale”.

” Abbiamo sottolineato – proseguono – le positive conseguenze che ciò avrebbe in termini di salute dei cittadini – ha commentato Marcello Palermo, di No Serradifalko – in un territorio già ampiamente fustigato dal punto di vista sanitario.”

” Siano assolutamente d’accordo sulla necessità di bonifica dell’amianto in tutto il territorio regionale, per liberare l’isola da questo nemico mortale – hanno convenuto Ennio Bonfanti del WWF Sicilia Centrale, il geologo Celestino Saia e Adriano Bella, del Meetup San Cataldo 5 Stelle”.

” Occorre aiutare i singoli cittadini a liberarsi dall’amianto, smaltendolo e stoccandolo a prezzi molto più bassi degli attuali – ha convenuto Gianfranco Cammarata, del Collettivo Letizia –  Certo, però, dopo aver bonificato Bosco non possiamo più pensare di portarvi dentro altro amianto.”

Il geologo Angelo La Rosa ha relazionato puntualmente sulla vicenda storica della ” montagna di sale ” e sulla situazione dell’oggi all’intorno della miniera di Bosco, ” villaggio dei continentali ” compreso. Da tecnico egli ha subordinato qualsiasi intervento post bonifica di Bosco alla eventuale sconfessione del dato rilevato dagli ultimi studi lì condotti: quello della subsidenza.

” Solamente uno studio tecnico che dicesse concluso questo fenomeno, con la conseguente cancellazione dal PAI del massimo grado di rischio, potrebbe permettere interventi all’interno di quel territorio.”

L’Assessore Pierobon, dopo avere esposto le proprie linee di pensiero, ascoltate le posizioni della rete degli interlocutori, ha invitato questi ultimi a presentargli una relazione sulla situazione, documento che egli programma di portare a base di un successivo incontro ove invitare anche gli altri soggetti istituzionalmente preposti alla soluzione del problema.

La rete che ha interloquito con l’Assessore, rilevandone la disponibilità al dialogo e al buona relazione fra istituzioni e cittadini, si è impegnata a fornire già lunedì prossimo il documento richiesto.

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