Mussomeli – Le strade del nisseno, si sa, fanno acqua ovunque e da tempo immemore. Così con i rovesci di questi giorni piove sul bagnato. Condizioni meteo che pongono l’accento e l’attenzione su fiume e fiumare che insistono nelle trazzere che collegano i paesi in provincia di Caltanissetta. Così la famigerata Mussomeli Caltanissetta, grande incompresa, incompiuta e incomprensibile, in diversi tratti è invasa da fanghiglia. Si temono smottamenti e allagamenti, paure condivise dal sindaco di Mussomeli. Così come la SS 121 che collega Marianopoli a Vallelunga dove il primo cittadino Noto dà notizia che è in corso il monitoraggio dell’innalzamento del fiume Belice. In realtà tutta la vetusta rete viaria dell’entroterra nisseno è in pericolo, sorretta da quell’instabile equilibrio del “speriamo che non succeda”. Prima poi capiterà, è già successo che queste strade affamate di ammodernamento si siano cibate con la vita di chi vi transita. Sembra quasi beffardo sostenere che le condizioni meteo siano abnormi, dopo che “nella stagione delle piogge” è stata centellinata la distribuzione dell’acqua per penuria. Ancora più anomalo del clima però è la situazione infrastrutturale in provincia di Caltanissetta, dove i cittadini, accerchiati da disagi, ormai da diversi decenni, probabilmente da oltre mezzo secolo, hanno assistito al progressivo decadimento di strade e sicurezza. Con o senza pioggia in questi disgraziato lembo di Sicilia si vive nella desolazione, rassegnazione e accettazione, in una desertificazione civile e culturale caratterizzata da penuria di servizi e diritti, figlia una politica autoreferenziale, arida e insolvente.