Caltanissetta – Una burrascosa vicenda che ha rischiato di finire nel sangue. Quella che è stata ripercorsa nelle prime battute del processo per quello che per la procura è stato un mancato fratricidio. E per quei momenti terribili che hanno segnato una tragedia sfiorata, Salvatore Morana è stato chiamato sul banco degli imputati per rispondere di tentato omicidio.
Quello che si sarebbe consumato ai danni del fratello Salvatore ora costituito parte civile nel processo che ne è derivato. E nella ricostruzione di quei frangenti v’è tutta la drammaticità della vicenda che è stata pure immortalata attraverso immagini.
Il muro contro muro tra accusa e difesa ruota attorno alle reali ragioni di quella lite e, soprattutto, sulle vere intenzioni. Sì, perché i pm ritengono che l’imputato abbia agito per uccidere il fratello ferendolo con alcune coltellate nella parte superiore e alle spalle che, per buona sorte, non hanno raggiunto parti vitali. L’aggredito, che avrebbe tentato di difendersi afferrando un bastone, è poi finito in ospedale ma le sue condizioni di salute non hanno mai destato preoccupazione nei medici.
Per la difesa, invece, si sarebbe trattato solo di una reazione per precedenti episodi di cui l’accusato sarebbe stato vittima. Sì, perché tra i due fratelli i rapporti sarebbero stati assai tesi, particolarmente conflittuali, per tutta una serie di ragioni. Fino a quell’aggressione che poi, nel settembre dello scorso anno, ha pure fatto scattare l’arresto dell’imputato. La ricostruzione investigativa di carabinieri e procura – e secondo questa tesi si sarebbe trattato di un fallito agguato – sta passando adesso attraverso l’istruttoria dibattimentale al cospetto del Collegio giudicante.
