Caltanissetta – Colpevole ora come allora. Anche il secondo passaggio in aula ha cristallizzato la sua responsabilità. E, con essa, anche la condanna.
Niente colpi di spugna, né sconti , alla pena a quattro anni di carcere già inflitta nel primo grado del giudizio al quarantaduenne Calogero Pirrone accusato di tentato omicidio.
Secondo la tesi accusatoria, condivisa dalla corte d’Appello di Caltanissetta, l’imputato, insieme a un sessantunenne già condannato definitivamente, avrebbero esploso colpi d’arma da fuoco contro un loro contendente.
Una sera di giugno di tre anni fa, era il 20, il bersaglio del fallito agguato sarebbe stato fermato in strada lungo via Rio de Janeiro, a Gela. E sono stati sparati colpi di pistola, quattro in particolare, avrebbero raggiunto l’altro a fianco, spalla e addome.
Le indagini si sono poi catalizzate sui due, nonostante la reticenza della vittima di quello che è stato ritenuto un tentato omicidio. Sono poi state scattate due ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e l’altra, proprio per Pirrone, ai domiciliari.