Campofranco – In aula dovrà difendersi dall’accusa di maltrattamenti aggravati ai suoi alunni. Ed è comparsa, per essere giudicata, al cospetto del giudice Sofia Milone, sull’onda di un’indagine dei carabinieri che poi ha trascinato nei guai lei e una sua collega che, peraltro, nel febbraio di cinque anni fa è stata arrestata per questa vicenda e che ha poi patteggiato la pena.
In ordinario, invece, entra nel vivo il processo alla maestra campofranchese Anna Maria Rullo – assistita dagli avvocati Giuseppe Maria Dacquì e Vincenzo Ricotta – in servizio alla scuola dell’infanzia «Gianni Rodari» di Milena.
E genitori di alcuni suoi alunni – assistiti dagli avvocati Massimiliano Bellini, Salvo Virciglio, Calogero Buscarino, Maria Ricotta, Calogero Lo Giudice, Dario Giambarresi e Giulio Cannobbio – sono parti civili.
Ma piuttosto che l’audizione di primi testimoni è stata disposta l’acquisizione agli atti delle dichiarazioni rese nella fase delle indagini dai genitori di alunni che, secondo la tesi accusatoria, sarebbero stati maltrattati dalla maestra.
È nel momento in cui ai carabinieri sono stati denunciati sospetti atteggiamenti violenti delle maestre in classe che è partita l’indagine dei carabinieri. E la procura ha autorizzato l’installazione di videocamere-spia all’interno della classe per documentare cosa accadeva lì dentro.
Quelle immagini – secondo l’accusa – avrebbero documentato atteggiamenti violenti in aula tra urla ai bimbi, atteggiamenti minacciosi , percosse, spintoni e infliggendo ai piccoli varie punizioni. Uno scenario che ora passerà al vaglio del giudice.