Caltanissetta – Era in carcere da metà dicembre scorso, ora ha lasciato la cella. Dopo la scarcerazione dell’amministratrice della casa di riposo «Santa Chiara», adesso anche un operatore della stessa struttura ha beneficiato della stessa misura.
È il quarantaquattrenne Pietro Castronovo – assistito dagli avvocati Dino Milazzo e Martina Vurruso – che ha lasciato il carcere per andare ai domiciliari. Era stata la sesta sezione della Cassazione, un mese addietro, accogliendo la tesi della difesa, ad annullare con rinvio la misura cautelare che pendeva sull’indagato. Lui che, secondo la tesi degli inquirenti, si sarebbe occupato della gestione del personale durante i periodi di assenza dell’amministratrice della «Agata srls» , società che avrebbe gestito la casa di riposo.
Castronovo è stato tra i nove coinvolti nel blitz dei carabinieri scattato a metà dicembre scorso quando, su richiesta della procura, su ordinanza di custodia cautelare del gip Graziella Luparello, sono stati eseguiti nove arresti, di cui sei in carcere e tre ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Lui era stato tra i sei finiti al «Malaspina».
Secondo la tesi accusatoria, gli anziani ospiti della struttura sarebbero stati maltrattati, umiliati e pure derisi.
Gli ospiti più vulnerabili sarebbero stati immobilizzati a letto o legati con cinghie alle sedie a rotelle, impedendo loro qualsiasi movimento.
Sull’onda delle indagini dei carabinieri è scatta la contestazione, a carico degli indagati, di maltrattamenti, sequestro di persona, abbandono di persone ed esercizio abusivo di pratiche sanitarie.
Parallelamente alle misure personali è stato pure sequestrato l’immobile e la gestione è stata affidata a un amministratore giudiziario.