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Maltrattava e violentava la compagna, sessantenne condannato a 8 anni e a risarcirla

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San Cataldo – Per anni le avrebbe reso la vita un incubo. Abusando pure di lei. Malmenandola e minacciando di morte lei, la figlia e il fratello. E poi vessazioni di ogni sorta.

Ora è stato processato e condannato sull’onda delle denunce che dopo anni, lei, rompendo il silenzio, ha presentato.

Alla fine lui, un sessantenne di San Cataldo, è stato condannato a otto anni di carcere e , in più, dovrà anche risarcire l’ex compagna – assistita dall’avvocatessa Donatella Baglio Pantano – secondo l’entità che verrà poi stabilita in un procedimento di natura civile. Ma, intanto, dovrà versarle una provvisionale, immediatamente esecutiva, di cinquemila euro.

Questo il pronunciamento del tribunale di Caltanissetta presieduto da Francesco D’Arrigo, a latere Giulia Calafiore e Giulia Zappalà, al termine del processo al presunto “marito violento” – assistito dall’avvocato Ferdinando Milia – chiamato a rispondere di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale continuata e aggravata.

È nel 2011 che sarebbe nata la relazione tra i due. Tutto sarebbe andato bene solo per poco tempo. Dopo qualche mese, infatti, sarebbero iniziati i primi pesanti maltrattamenti.  E la situazione, giorno dopo giorno, si sarebbe fatta sempre più insostenibile.

L’avrebbe apostrofata pesantemente, minacciandola pure con un coltello o con frasi come «pezza di fitusa, pezza di lorda, ancora nuddu t’ammazzatu?». E poi, prendendola a schiaffi, tirandole i capelli, afferrandola per il collo e scaraventandola a terra. Costringendola pure a tagliare i rapporti con i suoi familiari. Minacciando di morte la figlia e il fratello di lei.

E poi ripetuti abusi sessuali, nonostante lei, piangente, sarebbe stata obbligata con la forza a subire quelle violenze. Anche con sprezzo.

Sono state le denunce di lei, rompendo il silenzio, a porre fine a quell’inferno che sarebbero andate avanti per sei lunghi anni.

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