Montedoro – Lo sconforto di Giorgio Provenzano, l’operatore del 118 che ha prestato soccorso, purtroppo invano, a Salvatrice Schifano di 45 anni a Montedoro, deceduta per Covid. Come è già stato riportato su un precedente articolo, la giovane donna, cagionevole di salute, era sposata con Vincenzo Alba, stimato operatore del 118 a Serradifalco. Il soccorritore che ha voluto affidare ai social il proprio sfogo, così ha espresso l’impotenza di fronte alla morte …”arrenderti è l’ultima cosa che vuoi fare ma è l’unica che dovrai fare… e allora la corazza si rompe e il dolore ti invade e non sarai più lo stesso”. Un soccorritore sa bene come gestire un pronto intervento, perché a quello è stato addestrato, ma a volte capita, come in questo caso, di scoprirsi ingestibili nei confronti di un dolore che non ti permette di usufruire del tanto agagnato beneficio del distacco emotivo. Se la vittima del virus questa volta non è una bara anonima di un altrettanto anonimo paese ma è una persona cara che è sfuggita ai tuoi disperati tentativi di rianimazione. Già perché dei soccorritori non si parla quasi mai, le vittime n.2 di ogni tragedia, quelli che portano via i morti ma di quello che si portano a casa nessuno parla mai. Loro, i veri cronisti della lotta sfrenata prima che il vuoto e il dolore dell’ultimo inevitabile passaggio ti invadono e ti svuotano.
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