CALTANISSETTA – Anche lui, tirato in ballo per la morte di un suo operaio , adesso è deceduto. Proprio quando stava iniziando il processo a suo carico.
Istruttoria che si sarebbe dovuta celebrare nei confronti del settantacinquenne Luigi Spigarelli – assistito dall’avvocatessa Stefania Amato – chiamato a rispondere di omicidio colposo.
Ipotesi di reato incentrata sulla morte di un operaio di Santa Caterina, il quarantaduenne Giuseppe Saporito, sposato e padre di due figli, dipendente della ditta «Icoimel srl» di Caltanissetta che stava effettuando lavori per conto dell’Enel.
Ma la mattina dell’11 agosto di quattro anni fa è caduto da un palo, compiendo un volo di parecchi metri, mentre stava effettuando lavori di manutenzione alla rete in contrada Anghillà.
Ma l’impatto al suolo è stato devastante. Anche perché avrebbe battuto contro una cunetta di cemento. Sarebbe
rimasto ucciso all’istante.
Quando l’elisoccorso è arrivato in zona, il suo cuore si era già fermato per sempre. I sanitari ne hanno solo potuto costatare il decesso.
Ma adesso, in apertura d’istruttoria, il datore di lavoro dell’operaio è nel frattempo deceduto.
Così il giudice non ha potuto fare altro che chiudere il procedimento perché il reato si è ovviamente estinto «per morte del reo».
Una conclusione che chiude definitivamente ogni eventuale possibilità, per i familiari della vittima dell’incidente sul lavoro – assisiti dagli avvocati Alberto Fiore e Pieluigi Assennato – di ottenere un eventuale risarcimento dei danni.