Mussomeli – La variante inglese non dà tregua. Undici nuovi positivi. Siamo a quota 32. Non scatta ancora la zona rossa ma solo il conto alla rovescia prima che ci sia l’obbligo di chiedere l’istituzione della zona rossa. Il computo dei 25 su 10000 viene effettuato su un narco settimanale. Cioè calcolando nell’arco dei sette giorni i nuovi contagi, al netto dei guariti. Secondo questo sistema siamo sul filo della zona rossa, se dovessero essere confermati i 10 tamponi rapidi saremmo oltre il limite, 27 appunto. Bisognerà aspettare domani, al massimo dopodomani. A questi numeri potrebbero aggiungersi ulteriori contagi di persone venute in contatto con i nuovi positivi. Eppure a Mussomeli poche settimane addietro si era arrivati a quota 8, il minimo in questa seconda ondata. Amareggiato il sindaco Giuseppe Catania che spiega: “Da una specifica circostanza si è sviluppato un focolaio che ha prodotto oltre la metà dei positivi attualmente presenti a Mussomeli. Un episodio che ha invertito il trend finora favorevole che aveva permesso di contenere il numero di positivi, nonostante Mussomeli presentasse diversi punti sensibili come scuole e ospedali che hanno retto. Tutti i provvedimenti che c’erano da adottare sono stati adottati, compreso l’isolamento dei sacerdoti venuti in contatto con il parroco positivo. Mi appello alla responsabilità dei cittadini, invitandoli a tenere alta la guardia a prescindere dagli esiti, anche in considerazione che siamo di fronte alla variante inglese, particolarmente aggressiva e contagiosa“. Di “errori a noi non imputabili e cali di attenzione evitabili” parla anche l’assessore Daniele Frangiamore che si dice preoccupato per “le ripercussioni negative su salute e tasche dei cittadini che potrà avere un eventuale aumento dei positivi e che di conseguenza potrebbe condannare Mussomeli alla zona rossa, mortificando ingiustamente il lavoro fin qui svolto da istituzioni e stragrande maggioranza di cittadini impegnati senza sosta nel contrasto alla diffusione del virus“.