Mussomeli – Ha rischiato una morte atroce il piccolo felino ritrovato nella giornata di martedì primo ottobre da un ragazzino nella sua campagna in zona Cimitero, con un filo di rame bene avvitato legato attorno al collo che aveva eroso tutta la parte esterna, provocando sicuramente grande sofferenza. “Poche ore” riferisce Francesco D’Anna, presidente dell’associazione “Osso e biscotto” “e il gattino non ci sarebbe stato più”. Il quadro clinico si è presentato severo sin da subito, cosa che non poteva certo sfuggire all’occhio attento di chi, nella vita, per professione non è estraneo al mondo della medicina, essendo informatore scientifico del farmaco. Il mammifero è stato immeditamente accompagnato dal veterinario che ha eseguito l’intervento restituendolo ai suoi benefattori. I quali, dal canto loro, si sono preoccupati di metterlo al sicuro, in un ambiente pulito, all’interno delle mura domestiche. Un episodio che, di sicuro, non fa onore alla comunità dal momento che non si può escludere il maltrattemento intenzionale sull’animale indifeso. D’altro canto, va riconosciuto il merito dei due ragazzi volontari Francesco D’Anna e Valentina Bellato, vicepresidente dell’associazione, che si sono presi cura di Teo -così è stato ribattezzato il micio- salvandolo da morte sicura, come fanno ormai costantemente da sei anni. Occupandosi di trovare una casa a cani e gatti che si trovano per strada, col rischio per la propria e l’altrui incolumità. Ad oggi sono seicento le adozioni registrate da “Osso e biscotto” che opera prevalentemente a Mussomeli ma, all’occorrenza, su tutto il territoro limitrofo.