Mussomeli –L’evento. Uno spazio nel tempio della cultura classica mussomelese. Lo scorso 4 aprile, data in cui ricade la Notte nazionale del Liceo Classico, si è tenuta presso i locali dell’Istituto “Virgilio” di Mussomeli la cerimonia di intitolazione dell’aula informatica alla professoressa Giuseppina Valenza, figura preminente della cultura classica mussomelese. Il dirigente, il dott. Vincenzo Maggio, ha ricordato l’impegno e l’altissimo valore formativo ed educativo dell’insegnante. Visibilmente commossa, la professoressa Domenica Barbasso che è stata sempre al suo fianco, compagna di mille battaglie. Così come l’arciprete Don Achille Lo Manto che con la compianta insegnante ha protetto il liceo dai rischi di chiusura. Toccante l’intervento della figlia che ne ha ripercorso le orme, la professoressa Rossana Lo Manto, la quale ha ricordato le ultime profetiche parole della madre nel giorno in cui ha salutato la scuola: ” pero spero che oltre la scuola resterà vivo il legame che si è creato tra di noi. Abbiamo, infatti, un patrimonio morale e culturale che ci farà per sempre riconoscere e stimare”. Gli occhi lucidi e la generale commozione di colleghi e alunni presenti che, a distanza di 35 anni, continuano, sulla scia degli insegnamenti della professoressa Valenza quel percorso che conduce “per aspera ad astra”, locuzione amatissima dalla docente scomparsa otto anni addietro.
Il mio ricordo da alunno della professoressa Giuseppina Valenza (1946 -2017)
Le si deve il rinascimento a Mussomeli delle “humanae litterae” e per questo il liceo “Virgilio” venerdì scorso le ha intitolato una sala. L’aula multimediale sarà dedicata alla compianta professoressa Giuseppina Valenza che ha seminato, in modo faticoso e mirabile, il seme dell’umanesimo, oggi, grazie alla sua opera, pianta attecchita e vigorosa nel paese manfredonico. Intitolarle un’aula informatica è solo apparentemente un ossimoro semantico, tra l’imperante civiltà dell’immagine e quella classica della parola che a Mussomeli era scomparsa a scuola. Infatti, la grandezza di questa infaticabile insegnante è stata proprio l’opera di attualizzazione della cultura umanistica, resa attrattiva e appetibile come “mensa dove lo pane degli angeli si manduca”. Chi era la professoressa Giuseppina Valenza? Una umanista umana. Chi scrive è stato uno studente, uno dei primi, della docente di latino e greco, per questo testimone diretto della grandezza della persona, della docente e dell’operato e quindi in grado di parlarne “causa cognita”. La professoressa Valenza era persona appassionata e coerente, una insegnante che metteva in pratica quello in cui credeva e amava: la famiglia, la fede, la cultura classica. Ricordo la docente competente e comprensiva che ha preso per mano me e tutti gli studenti, conducendoci anche nei meandri più remoti, affascinanti e complessi del latino e del greco. Ma vi è di più. Non era solo una formidabile insegnante a cui tutti i discenti le sono riconoscenti, affezionati e grati. Tutta la comunità del Vallone e del circondario ha un enorme debito con ella. La professoressa Valenza è stata una intrepida costruttrice di cultura. Ha avuto l’intuizione ambiziosa, nonostante i diversi decenni di assenza nella scuola, di resuscitare l’offerta didattica umanistica. Così se nel 1986 apre la sezione distaccata di Mussomeli del liceo “R. Settimo” di Caltanissetta, è nel 1989, con l’arrivo della professoressa Valenza che ne assume formalmente la guida per sette anni ma di fatto la terrà fino al pensionamento, che viene inaugurata una stagione di lotte per la divulgazione e il mantenimento della cultura classica a Mussomeli. Nella veste di vicaria ha scongiurato il pericolo di chiusura, ha fronteggiato tutti i problemi, a cominciare da quelli della sede. E grazie all’ostinazione e alla perseveranza di questa eccezionale insegnante, nel Vallone, il verbo dei classici si diffonde e il “Rocci” (iconico dizionario greco italiano) ne diventa la bibbia. Per questo e per altre mille ragioni, alla professoressa Rossana Lo Manto, degnissima figlia d’arte, giunga l’invito sentito, forte e affettuoso di perpetuarne l’impegno sociale e culturale. Oggi il liceo di Mussomeli è intitolato a Virgilio. Mi piace pensare che la professoressa Valenza, al pari della figura dantesca, continui a guidarci per i gironi, antichi e moderni, della cultura classica.
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