Mussomeli – “San Francesco” compie 500 anni. La prima chiesa, fra quelle esistenti a sorgere “fuori le mura”, ossia fuori da quel contenitore che cominciava, a quel tempo, a rivelarsi fin troppo stretto per le mutate esigenze di una popolazione sempre più aumentata. Sabato 28 dicembre, nella chiesa che, da sempre è il fulcro delle celebrazioni natalizie, dopo la messa solenne, si sono tenuti i festeggiamenti nel salone attiguo alla chiesa. L’idea è stata di Mario Bertolone, scrittore locale e presidente dell’associazione “Mussomeli nella storia” che ha proposto a padre Luigi Sapia di non fare passare inosservata una così importante data. Si è aspettato che lo stesso padre Luigi tornasse da Catania, in visita alla famiglia, in occasione del santo Natale e l’idea ha preso forma. Con numerosa partecipazione. Prima la messa di Ringraziamento a Dio, presieduta dallo stesso padre Luigi e concelebrata dal rettore della chiesa, alla quale hanno partecipato i sei gruppi ecclesiali di Mussomeli attualmente attivi presso la chiesa di San Francesco oltre ad uno di Caltanissetta. “Quando, nei primi decenni del 1500, il barone Giovanni Campo chiamò i Francescani conventuali, non c’era posto per loro dentro le mura della Terravecchia. Cosicchè chiesa e convento sorsero accanto alla spiazzo Dei concimai che poi sarebbe diventato piazza Grande, nell’800 piazza San Francesco e, nel ‘900, piazza Umberto. Sorse fuori le mura, ma oggi è diventata la chiesa più centrale di Mussomeli, così pure lo spiazzo Dei concimai è diventato piazza del Calvario, del Monumento ai caduti in guerra, del Venerdì santo, ecc.. Dio spesso sceglie le cose più disprezzate per farne dei capolavori”.
Questa, in sintesi, la predica tenuta per l’occasione da padre Luigi Sapia, autore peraltro del volume “San Francesco all’Immacolata di Mussomeli”, disponibile presso la sagrestia della chiesa, in cui si legge che “il primo francescano che arrivò a Mussomeli non fu un frate in carne ed ossa, ma un Santo, nel ruolo di Patrono della cittadina feudale e Titolare della Chiesa Madre nella prima metà del Quattrocento”. Il testo è una disamina esauriente dello sviluppo storico, artistico e pastorale dei cinque secoli di storia del complesso architettonico di San Francesco. Un testo dalla valenza scientifica per via dell’utilizzo metodico delle fonti archivistiche, bibliografiche ed iconografiche. Del resto, l’autore, oltre ad essere sacerdote dal 1965, OFMConv., si è laureato in Pedagogia a Messina per perfezionarsi alla Pontificia Università Salesiana di Roma. E vanta una vasta produzione di testi scritti, con un occhio sempre attento e di riguardo per la tutela del patrimonio materiale e immateriale del territorio.