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Mussomeli, oggi l’estate si tinge di giallo con la presentazione del libro di Roberto Mistretta

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Mussomeli – Sarà presentato oggi  alle 18.00 al Chiostro Monti, Giallo Siciliano, antologia a cura dello scrittore Roberto Mistretta. L’evento farà da apripista alla “Settimana della cultura” fortemente voluta dall’assessore al ramo, Jessica Valenza, che porterà i saluti istituzionali dopo quelli del sindaco. Modererà l’evento Rita La Monica, presidente di BCsicilia. Franco Campo è il protagonista dell’intricata matassa -un giornalista nella fattispecie- che vive e opera a Manfreda, dove sarà impegnato a sbrogliare il giallo sul “manoscritto di Quasimodo”, ambientato ad Acquaviva Platani, dove il premio Nobel visse a cavallo tra il 1912 e il 1913, a seguito del padre ferroviere. “Un giornalista affetto dalla sindrome del cavaliere che lo porta a voler raddrizzare i torti con la penna -unica arma di cui dispone- e a prestare aiuto a chi ne abbisogna”. Nella Sicilia degli anni ’90, un’inchiesta sugli appalti pubblici gli ha provocato non pochi nemici e -perdipiù- ha raffreddato i rapporti col padre. La corsetta rimane l’unico sfogo per il giornalista ma inaspettatamente si rivela anche una preziosa fonte per il personaggio nell’economia della storia. Da una ragazza che condivide la sua stessa passione, Campo apprende di un manoscritto inedito custodito proprio dalla nonna della ragazza. “Al giornalista non sembrerà vero di firmare uno scoop che ben poco ha a che vedere con storie di mafia ma, al di là di ogni aspettativa, anche quell’ambiente non si rivelerà meno inquinato dell’altro e sarà foriero di sconvolgenti colpi di scena. Anche in questo caso, qualcuno è disposto a tutto per mettere le mani su quel manoscritto. Ma in Sicilia -si sa!- nulla è come appare”. Così dice Mistretta alla vigilia della presentazione nel suo luogo d’appartenenza, della raccolta da lui curata e che ha messo assieme scrittori e scrittrici per una fattiva collaborazione volta ad abbattere quelle barriere sociali della comunicazione fortemente penalizzata da “invidia e piccole meschinità”. Giallo Siciliano vuole essere la lodevole eccezione e -ci auguriamo- il buon esempio per una sana e civile condotta di vita. E per restituire -infine- voce e lustro ad una comunità che non può certo alimentarsi solamente di glorie passate e di gesta di fantasmi che aleggiano sul nostro vissuto ma che -ahinoi!- ha bisogno dell’impegno -concreto e costante- di tutti. “Nessuno scrittore è un’isola” conclude Mistretta, “quella lasciamola a chi non legge”.

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