Home Cronaca Mussomeli, pornovendetta contro l’ex compagna: condannato e dovrà pure risarcirla

Mussomeli, pornovendetta contro l’ex compagna: condannato e dovrà pure risarcirla

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Mussomeli – Condannato per una pornovendetta. Di questo, secondo accusa e giudice, si sarebbe reso autore ai danni della sua ex compagna, che dovrà pure risarcire. Anche se la difesa, questa tesi accusatoria l’ha sempre sconfessata.

Giudicato colpevole un cinquantunenne di Mussomeli – assistito dall’avvocato Calogero Buscarino – che ha rimediato due anni di carcere, ma con il beneficio della pena sospesa, e 8 mila euro di multa, per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.

Ma dovrà pure indennizzare la parte civile, una cinquantaduenne che vive in un comune del palermitano, secondo l’entità che verrà poi stabilita dal giudice in un procedimento dedicato.

È a fine marzo dello scorso anno che risalirebbe la storia finita al centro di questa parentesi processuale.

La relazione tra i due sarebbe andata avanti fino al gennaio di due anni fa. Poi s’è d’improvviso interrotta. Ma prima della brusca chiusura, quando l’intesa tra loro era forte, s’erano scambiati filmati intimi che lei avrebbe girato al suo fidanzato su una nota piattaforma di messaggistica.  E tempo dopo, quando la storia sarebbe andata a rotoli, le si sarebbe ritorto contro. Questa, almeno, è stata l’accusa. Sì perché lui, per ripicca, poi avrebbe girato quei filmati privatissimi, a sfondo sessuale, ad almeno altri due destinatari. E in tal senso la procura non ha avuto dubbi.

È stata poi la querela che la donna ha presentato alla procura di Termini Imerese a fare aprire un fascicolo a carico del suo ex compagno di Mussomeli , ora condannato.

Fin qui l’accusa. Perché la tesi difensiva ha fornito tutt’altra chiave di lettura Sì, perché l’ex marito della donna che sarebbe stata vittima della pornovendetta , sentito come teste, avrebbe poi riferito ai magistrati che un suo carissimo amico, che vive nel palermitano, gli aveva rivelato l’esistenza di quel filmato che circolava in chat. E lo stesso ex marito avrebbe chiesto all’amico d’inviarglielo,  preoccupandosi che i figli – avuti con la donna ora parte civile – potessero rimanere fortemente turbati nel caso in cui avessero visto quelle immagini della madre. Immagini poi girate alla sorella della sua ex moglie perché parlasse con lei prospettandole questo timore. Come dire, per la difesa, quei filmati erano di dominio e non li avrebbe fatti circolare lui, l’imputato. E ha già preannunciato appello.

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