Mussomeli – Non passava inosservato, nè lasciava indifferenti i fedeli. Stanotte si è spento Don Pietro Genco. Aveva 79 anni ed era ammalato da tempo. E’ stato un prete ribelle, fascinoso e coerente. Magnetico ed elusivo allo stesso tempo. Fresco di ordinazione, negli anni settanta, giovane ecclesiastico dal volto di attore ha iniziato a indossare il clergyman nella parrocchia di San Giovanni come vice parroco. Successivamente, dopo aver pagato lo scotto di coerenza e rettitudine e sperimentato sulla propria pelle l’influsso malefico delle maldicenze, viene trasferito fuori Caltanissetta. A lungo poi rimarrà a San Cataldo presso la parrocchia di Cristo Re dove, come in ogni posto in cui è stato, ha lasciato il segno. Tornato nel 2009 a Mussomeli come arciprete nella Chiesa Madre vi rimarrà per i successivi 13 anni. In ultimo è stato stato assegnato alla Chiesa dei Monti e a Cristo Re. Colto, coraggioso, poco incline al compromesso, poteva non risultare popolare ma mai ipocrita. Era schietto e poco diplomatico, non ebbe mai paura di manifestare le proprie convinzioni con fermezza, anche quando si scontravano con il comune sentire. Nessun giudizio o legge umana lo ha mai preoccupato. Ebbe a dirmi di essere “un economo con l’obbligo di rendicontare solo a Dio”. Amava l’arte, la filosofia, la storia, la teologia. Quando capitava di intrattenersi in sacrestia finiva sempre per suggerirmi qualche titolo e autore tanto interessante e sconosciuto a noi profani. Era assai curioso, di religioni, culture, nessi etimologici ed eziologici. Probabilmente con un carattere più accomodante avrebbe potuto aspirare al porporato. Per impostazione e attitudine più vicino a Ratzinger che a Papa Francesco, dietro la corazza di prete intransigente e anti conformista, era capace di grandi slanci di generosità. Esercitava la misericordia in modo riservato e non plateale. Memorabili le sue raffinate omelie condite spesso da anatemi su temi attuali e scomodi, sorrette sempre da citazioni colte e riflessioni profonde. Il rito funebre verrà celebrato domani alle ore 16 presso al Chiesa Madre di Mussomeli.
Il direttore Alberto Barcellona commosso esprime, a nome suo personale e della redazione, profondo cordoglio per la scomparsa del Reverendo Padre Genco, impavido testimone di fede, mirabilissimo compendio di credo e ragione, granitico riferimento spirituale e culturale