Mussomeli – A “Casa Famiglia Rosetta” tutti gli operatori sono risultati negativi, ad eccezione di uno definito “dubbio” (il cui test è stato ripetuto e si è in attesa dell’esito) da parte del manager Caltagirone. Quindi l’interrogativo diffuso e condiviso è lo stesso. Chi è stato il vettore? Chi ha contagiato i due pazienti della struttura trasferiti nel reparto di malattie infettive a Caltanissetta? E’ una domanda lecita che non trova risposta, così come ad oggi nessuno ha saputo o voluto rispondere a un altro grande perchè: chi è il paziente zero, colui che ha acceso il focolaio nell’ospedale di Mussomeli? Tra tante incognite, una sola certezza: attualmente sono undici i pazienti positivi a Mussomeli. E mentre si puntava l’indice contro l’orda di barbari provenienti dal nord, il covid aveva un cavallo di troia autoctono ed è attecchito a Mussomeli nelle strutture che dovrebbero salvaguardare la salute delle fasce più deboli: malati e disabili. Abbiamo una percentuale di positivi per numero di abitanti tra le più alte in provincia di Caltanissetta, mentre si attendono ancora gli esiti di diversi tamponi. I cittadini comuni si sono comportati bene. La domanda sorge spontanea. Quis custodiet ipsos custodes? «Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?». Bendarsi gli occhi nasconde ma non risolve il problema!
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