Mussomeli – Consiglio dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Caltanissetta, si va verso il voto per il quadriennio 2025-2029 con Il Vallone che esprime tre preferenze. Tre i nomi di Mussomeli candidati a rappresentare il territorio ma è spaccatura sulle liste. Una competizione che si preannuncia dai toni forti, già a partire dagli esordi. Nonostante la trasparenza sia la priorità invocata da una parte e dall’altra. Nel rispetto della democrazia che è, e, invero, dovrebbe essere, alla base di qualsivoglia confronto, umano o professionale che sia. Da un lato la riconfermata, e per nulla inaspettata, candidatura dell’architetto Rino Bertolone che ha già avuto modo, nella precedente legislatura, di maturare il proprio percorso all’interno dell’attività ordinistica guidata dal presidente Piero Campa. Ad oggi non ricandidabile. Mentre, a fronte dell’uscita di scena dell’attuale consigliere Lorenzo Ladduca, non ricandidabile per due maturate legislature, come lo stesso Campa, ad affiancare Bertolone, nella competizione elettorale, sarà la compaesana Sara Maugeri che si inserisce nella lista “Libere Prospettive” composta da: Valeria Spadaro, Cristina Oliveri, Rosalba Ferlenda, Sara Maugeri, Rosa Galiano, Calogero Bertolone, Luigi Aronica, Fabrizio Lo Porto, Salvatore Morana, Livio Ficarra, Salvatore Gumina sez. B. Undici nomi che fanno da contrtappeso agli altri undici della lista avversaria. Anche se, in realtà, i candidati sono venticinque. Con tre fuori lista. In nome di quella “trasparenza” di cui prima! Dall’altro lato, a scendere in campo per la prima volta, un nome nuovo, ma non per questo meno noto, l’architetto Maurizio Messina, a sostegno della lista “Ordine Oltre”. Con altri undici nomi: Paolo Lo Iacono, Virginia Farruggia, Andrea Milazzo, Daniela Vullo, Maurizio Messina, Emanuela Pulvirenti, Claudio Di Forti, Marilena Pirrello, Giuseppe Passafiume, Maria Lina La China, Dario D’Aleo sez. B. Due liste entrambe ben assortite, ugualmente bilanciate in termini di “quote rosa”, esattamente cinque su undici in entrambi gli shieramenti. Giovanni Chiaramonte, Michele Di Giovanni, Paolo Frangiamore, invece, i nomi dei tre candidati fuori lista. La lista ufficiale è stata redatta in base alla lettera estratta a sorte come previsto dalle normative vigenti per la modalità telematica di voto da remoto. La votazione verrà effettuata su piattaforma tramite password ricevuta via P.E.C. e prevede massimo cinque preferenze uomini e massimo cinque preferenze donne per la sez. A; massimo una preferenza per la sez. B. I due candidati locali, alla vigilia della votazione, rispettivamente Bertolone e Messina, si sono così espressi: “grande esperienza professionale, ma soprattutto umana. Una per tutti, mi piace ricordare le ‘Coversazioni di Architettura’, seminari formativi che ho avuto il privilegio di organizzare, grazie anche al supporto di tanti colleghi dell’intera provincia, oltre a quelli del Vallone. Momenti di confronto e crescita, nell’ambito di un maturato rapporto di affetto e stima. Valori che vanno a fortificare il nostro essere architetti. Senza mai perdere di vista che il valore etico è sempre alla base del fare architettura e che incide fortemente nella comunità di pertinenza. Un ringraziamento agli amici e al Consiglio uscente, con in testa il presidente Piero Campa. La nuova lista è frutto di un dibattito anche serrato con molti colleghi ma alla fine condiviso. Dibattiti che sono frutto di visioni, non sempre ovviamente sulla stessa linea. Grazie a Sara Maugeri, stimata collega, per la disponibilità, giovane mamma che porterà nuova linfa al nostro Ordine. Le elezioni sono sempre un momento di crescita professionale e, in quest’ottica, faccio un grande in bocca al lupo al collega che ha scelto un’altra lista. Confido ovviamente nella riconferma in virtù dell’impegno profuso a discapito della mia attività professionale”. Dal canto suo, Messina, sferza una piccola invettiva: “la decisione di accettare la proposta di candidatura a consigliere per l’Ordine degli Architetti PPC di Caltanissetta è scaturita dall’analisi conseguenziale ad alcune dinamiche poco chiare e trasparenti che hanno escluso la possibilità di proporsi a tale importante ruolo, i colleghi architetti dell’ampio territorio del Vallone, compreso Mussomeli. Un territorio che è stato sempre centro di discussione e preparazione dei possibili candidati che diventavano poi espressione dei colleghi architetti. Quest’anno, invece, questo momento preparatorio è stato scientemente omesso, negando così quella sana dialettica da cui scaturiva, sempre in maniera concorde ed unanime, la scelta dei futuri rappresentanti. Si è voluto perseguire un metodo più personalistico con scelte ad personam. Negando il coinvolgimento di tutti che, invece, dovrebbe essere motore di crescita professionale. Molti colleghi mi hanno manifestato la propria delusione a riguardo, gli stessi che mi hanno incoraggiato a intraprendere questa esperienza, sicuri come sono di potere essere da me rappresentati nel migliore dei modi. Abbiamo stilato in sinergia un programma interessante ma soprattutto condiviso, all’interno di una lista fatta di personalità di altissimo rilievo, come Paolo Lo Iacono che ha rappresentato l’Ordine anche a livello nazionale o Daniela Vullo, attuale soprindendente per i Beni Culturali ed Ambientali della provincia di Caltanissetta. Insieme lavoreremo per la valorizzazione del territorio insistendo sulla rigenerazione urbana e sulla crescita professionale”. Intanto il nuovo regolamento del Consiglio nazionale dell’Ordine ha imposto la parità di genere che però, a livello territoriale, in sede preliminare, fa registrare ancora una leggera predominanza al maschile con cinque donne su undici candidati in totale. E anche in virtù dei tre fuorilista tutti maschi. Architettura fortemente femmina… realtà o utopia….?