Cogne – I rapporti nel giugno del 2023 erano iniziati in modo cordiale. Normali contatti fra il proprietario di un appartamento e la coppia di affittuari. Ma presto, secondo la ricostruzione dell’accusa, erano degenerati, creando uno stato di tensione e paura nell’uomo, un pensionato residente a Cogne. Fino al crollo emotivo, nel febbraio del 2024, quando l’uomo, piangendo e tremando, aveva confessato alla moglie “di non poterne più” della coppia.
“Mi obbligano a spogliarmi”, le aveva detto. È quanto ha raccontato la donna nel corso della prima udienza al Tribunale di Aosta, riunito in composizione collegiale, del processo che vede imputato un 58enne, originario di Caltanissetta, accusato di violenza sessuale in concorso.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dalla Procura di Aosta, la coppia aveva preso in affitto nel giugno 2023 uno degli appartamenti di proprietà del valdostano.
Dopo gli iniziali rapporti cordiali, il proprietario dell’appartamento sarebbe stato costretto in almeno una decina di episodi a subire violenze sessuali, riprese anche con telecamere. Durante una violenza, il 66enne, che implorava la coppia di smettere, sarebbe anche svenuto.
La minaccia dei due era di diffondere le immagini degli abusi. La vittima, ormai terrorizzata, aveva anche cambiato le proprie abitudini di vita per evitare di incontrarli. Fino a quando non aveva trovato il coraggio di presentarsi ai carabinieri per raccontare tutto e sporgere denuncia.
Arrestati nel marzo dello scorso anno, i coniugi si erano difesi sostenendo che pensionato fosse consenziente. A maggio, poi, la donna si era tolta la vita nella sua cella del carcere di Torino. L’imputato, in attesa di giudizio, ha ottenuto i domiciliari in Sicilia.