Niscemi – Nove dipendenti su undici erano irregolari. E, in più sono state rilevate tante altre anomalie. Al titolare è stata imposta la sospensione dell’attività, ma la sera dopo i poliziotti si sono accorti che il locale era lo stesso aperto.
E alla fine il titolare di un ristorante è stato pure denunciato per violazioni della legge sulla sicurezza dei lavoratori ed è scattato il sequestro.
È a Niscemi che la polizia, durante controlli amministrativi ad esercizi commerciali disposti dal questore Pinuccia Albertina Agnello, ha scoperto una sfilza d’irregolarità in un ristorante. Al fianco degli agenti anche funzionari dell’ispettorato del lavoro di Caltanissetta, della guardia di finanza, della «siae» di Gela e dei vigili urbani di Niscemi.
Durante l’ispezione sono stati trovati nel ristorante undici dipendenti che servivano ai tavoli, ma la quasi totalità di loro non aveva un contratto di lavoro. E poi sono state rilevate altre violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro , come l’informazione dei lavoratori, la loro formazione, la sorveglianza sanitaria, il piano di emergenza ed evacuazione, i mezzi di estinzioni e i dispositivi di protezione individuali. Nulla di tutto questo.
Ma v’è tanto altro. Sì, perché è stata trovata strumentazione utilizzata per una discoteca all’aperto e sono stati pure avviati accertamenti sui dj che stavano curando l’intrattenimento musicale. E al momento del controllo una trentina di clienti stavano ballando. Ma non v’era alcuna autorizzazione per la serata danzante.
E, poi, nessuna traccia del cartello di orario di apertura e chiusura del locale e dell’apparecchiatura per rilevare il tasso alcoolico.
Da qui il provvedimento di sospensione dell’attività. Ma la sera dopo una pattuglia di polizia, trovandosi a passare da lì, s’è accorta che il ristorante, nonostante la chiusura temporanea imposta, era aperto al pubblico. Così è scattato il sequestro.