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Nuove graduatorie per supplenze a scuola con anomalie, Tomarchio: «Subito le verifiche per evitare una valanga di ricorsi e bloccare l’anno scolastico»

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Caltanissetta – Nuove graduatorie per supplenze a scuola diventano un caso politico. Sì, perché «già migliaia di aspiranti supplenti – ha spiegato il parlamentare regionale di Forza Italia, Salvo Tomarchio – stanno in queste ore segnalando presunte anomalie dovute alla diversa interpretazione della normativa ed assegnazione dei punteggi fra le diverse provincie italiane, con una situazione che potrebbe danneggiare i supplenti siciliani».

Il riferimento è alle graduatorie biennali provinciali supplenze, da cui le scuole potranno attingere per i supplenti annuali negli anni scolastici per i prossimi due anni scolastici.
«È urgentissimo fare chiarezza e dare uniformità di interpretazione alla normativa su tutto il territorio nazionale – ha ribadito – altrimenti si rischiano migliaia di ricorsi che potrebbero bloccare le graduatorie e quindi l’avvio dell’anno scolastico».

Più in dettaglio la questione si porrebbe perché, inseguito a una nota del ministero dell’Istruzione e del Merito, inviata all’Ufficio scolastico regionale della Sicilia a metà giugno «nella nostra regione quasi tutti gli uffici provinciali non hanno assegnato tre punti relativi ad alcuni corsi di perfezionamento linguistico… una mancata assegnazione che in graduatorie come queste determina la differenza di posizione utile per migliaia di persone».
E v’è un altro problema nel problema. «Anche se le graduatorie sono provinciali e riguardano le supplenze annuali – ha proseguito Tomarchio –  per gli aspiranti insegnanti di sostegno il problema è ancora più grande, perché alla graduatorie provinciali si attinge da tutta Italia per l’immissione in ruolo, quindi ci sono persone che dopo aver investito tanto in termini personali ed in termini economici per la propria formazione ora rischiano di vedere tutto vanificato e perdere l’occasione di entrare finalmente nei ruoli della scuola».
Da qui l’esortazione perché «mentre tutti gli uffici scolastici dovranno vagliare i tantissimi reclami che già in queste ore stanno arrivando, credo che sia indispensabile che venga un chiarimento univoco da parte dell’Ufficio regionale, uniforme a quanto avviene in tutta Italia… non possono esserci rischi di discriminazione o danni per gli insegnanti siciliani» , ha concluso Tomarchio.

Vincenzo Falci

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