Caltanissetta – Nuovo colpo a cosa nostra. Sono stati i carabinieri a infliggerlo con altri quattro arresti contro la famiglia mafiosa di Misilmeri.
Quattro gli indagati, di età compresa tra i 40 ei 62 anni, destinatari di ordinanza di custodia cautelare a firma dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo.
Due di loro sono stati rinchiusi in carcere, gli altri agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Uno dei quattro, in particolare un quarantenne palermitano, avrebbe rivestito il ruolo
di “intermediario”, così da permettere al capo del mandamento mafioso di Misilmeri e Belmonte Mezzagno d’impartire le proprie direttive.
Su loro pendono le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, nonché dei reati di tentata estorsione, violenza privata, favoreggiamento personale e illecita concorrenza, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Provvedimenti che sono scattati sull’onda delle indagini sviluppate dopo l’operazione «Fenice» che, a ottobre del 2022 , ha colpito i vertici della famiglia mafiosa di Misilmeri, che fa capo al mandamento di Misilmeri – Belmonte Mezzagno.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, due dei quattro indagati sarebbero appartenuti a Cosa Nostra.
Le indagini hanno fatto luce, tra l’altro, su diversi tentativi di estorsione ai danni di imprenditori. Alcuni degli indagati, inoltre, sarebbero stati autori di atti di violenza privata e concorrenza sleale nei confronti di un venditore ambulante «per condizionarne l’attività economica ed affermare così la propria egemonia criminale sul territorio». L’organizzazione mafiosa avrebbe pure avuto una disposizione armi.