Cambio al vertice della Finanza, in tre anni decine di arresti e sequestri milionari

Cambio della guardia ai vertici del comando provinciale della guardia di finana. Il colonnello  Andrea Antonioli subentra al suo pari grado, Luigi Macchia, che lascia il Nisseno per andare a ricoprire lo stesso incarico a Pavia.

L’insediamento ufficiale è avvenuto alla presenza del generale di divisione, Ignazio Gibilaro.

Antonioli, nato a Venezia, 49 anni, è sposato e padre di due figlie. Il suo ingresso in finanza risale a 28 anni fa. È laureato in giurisprudenza e in scienze della sicurezza economico-finanziaria.

È in arrivo dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna. Lì negli ultimi 2 anni ha guidato il  gruppo tutela entrate, impegnato nel contrasto all’evasione fiscale internazionale ai danni di grandi gruppi di imprese del capoluogo emiliano.

Per lui è un ritorno in Sicilia, perché alla fine degli anni novanta  ha già prestato servizio a Palermo all’allora nucleo regionale di polizia tributaria.

 «Da parte mia vi sarà il massimo impegno e la volontà di adempiere alle responsabilità del nuovo incarico con entusiasmo e assoluta dedizione, proseguirò nel solco tracciato dall’eccellente operato del colonnello Macchia», ha sostenuto il neo comandante.

«Le fiamme gialle nissene continueranno a fornire il proprio determinante contributo a tutela della legalità e degli interessi economico-finanziari della collettività di questa provincia», ha aggiunto.

Il cambio della guardia è sta anche l’occasione per tracciare il bilancio dell’attività svolta dai finanzieri negli ultimi tre anni sotto la guida del colonnello Macchia.

A cominciare dall’azione di contrasto agli illeciti in tema di spesa pubblica e reati contro la pubblica amministrazione. E, in tal senso, sono state ricordate le operazioni ribattezzate “Barbatrucco” incentrata su presunti affari loschi con le aste giudiziarie e “Pandora” su mafia e appalti e altri reati contro la pubblica amministrazione.

Sotto questo profilo sono stati scoperti finanziamenti illeciti per più di 28 milioni di euro, con 14 arresti, 800 segnalazioni tra penali e amministrative e il sequestro di 42 milioni di euro.

In materia di lotta all’evasione e alle frodi fiscali dove sono stati scoperti oltre 80 evasori totali, in 180 sono stati denunciati 180 per reati fiscali ed è stato  proposto il sequestro di oltre 22 milioni di euro.

Quanto al contrasto alla criminalità organizzata sono stati confiscati beni immobili per 58 milioni di euro, sequestri per 31 milioni e proposte per 31 milioni.

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