Cardinale (Pensare Solidale): “Bene la riapertura di oculistica ma al Longo ancora tanto da fare”

MUSSOMELI – Il ripristino dell’ambulatorio di oculistica viene salutato con favore dal consigliere di pensare solidale, Salvatore cardinale. Il sindacalista però in una nota esprime alcune perplessità sui punti oscuri e sulle problematiche che permangono  sul nosocomio mussomelese.  “Apprendo con vivo compiacimento  – scrive Cardinale_-della riapertura, dopo circa un anno dalla sospensione, dell’ambulatorio di oculistica presso il presidio ospedaliero di Mussomeli.

La cittadinanza ha sofferto molto la carenza di questo prezioso servizio ed è stata costretta a rivolgersi ad altre  strutture pubbliche e private con i conseguenti disagi che ciò poteva comportare  relativamente ai tempi di attesa e anche in termini economici per la vasta utenza che afferiva a questo importante servizio.

Sono soddisfatto per come si è chiusa questa vicenda, ma non posso non sottolineare, con amarezza, che inspiegabilmente è stato perso troppo tempo prezioso.

Auspico che la riapertura dell’ambulatorio di oculistica sia soltanto il primo passo del management aziendale verso un impegno proficuo alla risoluzione delle altre problematiche ancora esistenti e che penalizzano i cittadini del Vallone.

Pur riconoscendo quanto sia difficile il compito che attende il nuovo Direttore Generale desidero tuttavia sottoporre alla sua attenzione tutte le altre problematiche aperte da troppo tempo e la cui soluzione consentirebbe indiscutibilmente ai cittadini del Vallone e non solo di poter finalmente avere dei servizi sanitari efficaci ed efficienti.

Ritengo prioritaria – prosegue Cardinale –  l’attivazione di tutte quelle procedure utili a consentire l’attivazione delle UU.OO.. di  Pediatria e  Riabilitazione unitamente alla definitiva soluzione della carenza di personale medico in diverse Unità operative e servizi .

Faccio particolare riferimento alla carenza di medici presso il servizio di Radiologia piuttosto che al Pronto Soccorso così come in Ortopedia dove sono rimasti soltanto tre medici in servizio, degli anestesisti la cui carenza ha notevolmente condizionato il numero delle sedute operatorie  e per ultimo, ma non per questo meno importante, la mancanza di medici presso il Servizio Territoriale di Salute e tutela mentale.

A queste criticità  – ricorda il consigliere – vanno aggiunte la chiusura dallo scorso mese di Luglio 2018 dell’ambulatorio di Cardiologia presso il Poliambulatorio, la mancanza dell’ Assistente sociale presso il Consultorio Familiare, la carenza di personale infermieristico presso gli ambulatori dello stesso Poliambulatorio.

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