CALTANISSETTA – È per un giro di sospette truffe che sono finiti nei guai con qualche altro filone d’inchiesta inglobato nello stesso calderone.
E alla fine in tre ne sono usciti con l’affermazione di colpevolezza, mentre un quarto imputato è stato giudicato estraneo ai fatti.
La pena più severa è stata comminata al gelese Rosario Marchese, ritenuto un po’ l’anima del presunto giro, con due anni e nove mesi a fronte di una richiesta, assai più pesante, avanzata dall’accusa a sei anni di carcere. L’ampia forbice tra proposta del pubblico ministero e condanna inflitta è determinata dalla concessione, da parte del giudice, delle attenuanti generiche che hanno sensibilmente abbassato il tetto.
Seguono, con la pena a sedici mesi ciascuno, Francesco Scopece e Aldo Parlagreco. Il solo a uscire indenne dal procedimento è stato Davide Trubia.
I fatti finiti al centro dell’inchiesta sarebbero legati a presunte truffe che avrebbero ruotato attorno a titoli bancari e altri atti di tipo amministrativo.
A farne le spese, qualche anno fa, sarebbero stati anche clienti di agenzie specializzate nel servizio di disbrigo pratiche.