Ieri a Palermo il battesimo della mostra “Viaggio In Sicilia” del maestro Francesco Amico

Al centro da sx il cantante Piero e il maestro Francesco Amico

Palermo – Il titolo “Viaggio In Sicilia” evoca l’opera attraverso cui Goethe  tiene un diario del suo lungo soggiorno in Italia. Se per il drammaturgo tedesco si trattò di una scoperta del bel paese, per il maestro Francesco Amico si tratta di un ritorno, di una riscoperta della propria terra d’origine i cui ricordi non sono sbiaditi  nè dal tempo e neppure dalla lontananza. Ci sono i luoghi d’infanzia impressi su tela; la natia Mussomeli con il maniero che ne  è il timbro di fabbrica. Significativo il dipinto “Rimembranze”, un pastello olio su tela, in cui un uomo è attorniato da sagome inconfondibili, più o meno definite, ma inconfondibili che per chi vive o ha vissuto nel paese manfredonico: il palazzo Trabia, il profilo di monte San Paolino, lo skyline di Terravecchia.  Non solo l’entroterra siciliano ma anche un omaggio e un promemoria scirtto a pennellate dei  simboli dell’isola: il tempio della Concordia di Agrigento, La Zisa di Palermo, le saline di Trapani, il Satiro danzante di Mazara del Vallo. E’ palese l’influenza alla celeberrima “metafisica” di De Chirico,  ma anche un frequente  ricorso alle immagini sognanti,  ai ricordi onirici, a quelle suggestioni care ai surrealisti. L’urgenza di dare fisicità, di rendere materiche queste visioni, porta l’artista mussomelese a conferirgli forma anche nelle sculture Proprio ieri,  presso la galleria Lombardi in via Villaermosa a Palermo, si è tenuto il taglio del nastro alla presenza di un pubblico attento e qualificato, proveniente da tutta Italia e  che ha manifestato apprezzamento per le opere dell’artista. Il maestro Francesco Amico, 72 anni, è nato a Mussomeli. Il sacro fuoco dell’arte arde nel dna di famiglia, il fratello Piero è stato, infatti, negli anni settanta un cantante di primissimo piano che si è esibito con star di fama mondiale. Pieno di talento, dalla mente vivace e curiosa, Francesco Amico nel 1970 ha lasciato la Sicilia e si trasferito a Roma dove ha intrapreso una lunga e brillante carriera come dipendente della  Camera dei Deputati. Il primo amore, l’arte,  è stata una compagna presente e costante nella sua vita di pittore e scultore. Le sue opere sono esposte in tutta Italia, nel musei, in importanti collezioni private, al Quirinale. Le opere, diciottto dipinti e quattro sculture, saranno esposti nella galleria del capoluogo palermitano fino al 30 marzo 2019.

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