VILLALBA- Il gruppo di opposizione S.I.C. di Marianopoli in un comunicato stampa dichiara che il Sindaco Montagna da tempo ha ormai perso la maggioranza in Consiglio Comunale e pertanto può disporre solo di tre consiglieri su dodici. Il comunicato esplicita: “Nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 30 Agosto 2016 presenti in aula, oltre al Presidente Guido Acquisti, solo i gruppi d’opposizione (“Innovazione per Marianopoli” e “Impegno Serietà e Competenza”), assenti, come oramai quasi per consuetudine, Sindaco, Giunta e i tre consiglieri di quel che resta dell’ex maggioranza di cui due, addirittura, sono assessori. Il dato politicamente più profondo che viene fuori, per l’ennesima volta, dall’esito dei lavori consiliari è che la maggioranza che sosteneva il Sindaco Montagna e la sua Giunta si è ormai da tempo dissolta e non esiste più. È ormai un ricordo sbiadito anche se leggendo sui blog e sulla stampa, l’Amministrazione Comunale, con fare quasi borioso e vanaglorioso, facendo ricorso verosimilmente a taroccare i contorni dell’esito dei lavori consiliari, con il sistema delle mezze verità (che equivalgono alle mezze bugie) cerca di esaltare il deliberato del consiglio comunale attraverso un comunicato nel quale se ne attribuisce la maggioranza. Ma così non è perché Sindaco, Giunta e i tre consiglieri superstiti della ex maggioranza in quella seduta si sono dati disertori”. E prosegue: “Nella realtà la maggioranza consiliare, formata solo dai gruppi d’opposizione, nonostante i rilievi mossi dal Revisore dei Conti e fatti propri, ha deliberato per senso di responsabilità il rendiconto della Gestione Finanziaria 2015 del Comune limitatamente ai risultati della gestione finanziaria, con carico agli organi esecutivi e gestionali del Comune di vincolare tutto l’avanzo di amministrazione di 613 mila euro per la copertura dei residui attivi di dubbia esigibilità, debiti fuori bilancio e passività potenziale e probabile per un totale stimabile in atto in circa 1,5 milioni di euro. Inoltre con la detta approvazione si è fatto carico ai suddetti organi anche di provvedere, senza ulteriori ritardi, alla rilevazione reale dei beni mobili ed immobili dell’Ente e di procedere ad accertare eventuali responsabilità relativamente a quanto evidenziato dal Revisore con il parere reso. Durante questa trattazione si è evidenziato che nonostante il notevole avanzo di gestione se si dovessero concretizzare nell’immediato i presunti debiti e passività indicati dal revisore, il Comune potrebbe economicamente rischiare grosso”. Dure critiche sono state mosse dal Presidente Guido Acquisti per l’operato dell’Amministrazione mentre il capo gruppo Rino Schifano ha stigmatizzato l’assenza “diseducativa” degli amministratori “di cui auspica le dimissioni, interrogandosi sul ruolo dei consiglieri, quando chi è chiamato a render conto in Consiglio non è presente. In nota si continua a leggere: “Nella stessa seduta il Consiglio ha rinviato l’approvazione del programma triennale dei lavori pubblici affinché, su richiesta dei Consiglieri Grazia Noto e Cannella, venga inserito nell’elenco dei lavori il cantiere per disoccupati per la manutenzione della via Trieste, Pascoli, ecc. già approvato e finanziato dalla passata amministrazione e del quale se ne sono perse le tracce. Inoltre è stato approvato l’adeguamento degli oneri di costruzione per l’anno 2016, accogliendo l’abbattimento delle aliquote del contributo sul costo di costruzione per gli interventi da realizzare nelle zone D per attività industriali, artigianali, direzionali, commerciali, etc. proposto con emendamento dai consiglieri Grazia Noto e Cannella. Infine il Consiglio ha respinto le richieste di annullamento in autotutela delle deliberazioni delle sedute consiliari del 01.04.2016 e del 24.05.2016 fatte dal Sindaco e dai consiglieri Salvatore Noto e Vullo Maria Antonietta perché ritenute, a loro dire, illegittime. Durante i lavori è stato registrato il disappunto del Revisore dei conti per la nota dell’Amministrazione con la quale lo si di diffidava a rendere il parere sulla proposta del rendiconto, chiarendo, lo stesso, di aver rispettato la tempistica prescritta”.
