CALTANISSETTA – Un po’ in controtendenza con buona parte dell’Isola, la provincia nissena risulta tra le meno «soffocate» quanto ad indebitamento medio delle famiglie verso società finanziarie e banche.
Certo non sono rose e fiori ma il «Cuore di Sicilia», insieme al Trapanese, è l’unica area siciliana che, in tal senso, ha lasciato registrare un segno negativo.
Che, nel Nisseno, si è attestato in questo momento a meno 0,3 per cento. Poco sotto lo zero ma, ad ogni modo, un segno negativo. Che in questo caso si è rivelato un dato timidamente positivo, guardando a mutui per l’acquisto casa, prestiti personali, cessioni del quinto dello stipendio e altre forme di credito che incidono sul bilancio delle famiglie.
È la fotografia tracciata dall’associazione artigiani e piccole imprese Mestre sula base di uno studio che ha interessato le 107 province italiane.
«Un eventuale aumento dell’ Iva aggraverebbe soprattutto la situazione economica delle famiglie già più povere», ha spiegato Paolo Zabeo dello stesso ufficio studi della Cgia. Nemmeno l’operazione meno Irpef più Iva – aggiunge – sarebbe a saldo zero».