Luvaro: “Il canto del cigno di Mussomeli tra il silenzio del sindaco e assessori voltagabbana”

Mussomeli –  Ha lanciato un  durissimo ‘”j’accuse”, farcito di allusioni taglienti, contro gli amministratori comunali giudicati reticenti e trasformisti. Sebastiano Luvaro, componente di  “+Europa” e avverso all’operato del sindaco in carica e della sua giunta, in un post pubblicato su Facebook,  non le manda a dire. I silenzi del sindaco sul ponte bailey, il recente avvicinamento alla  lega di un assessore, la fuga dei tanti  mussomelesi, la tendenza a cambiare casacca politica frequentemente,   sono alcuni dei punti salienti al centro della durissima requisitoria. “Mi hanno additato – esordisce l’imprenditore –  combattente contro i mulini a vento mentre io, come testimoniano le pochi azione e le tante omissioni di chi governa Mussomeli, ho lottato e lotto contro chi pensa solo a portare l’acqua al proprio mulino. Impegnati come sono ad autoincensarsi, a mistificare la realtà, a realizzare autoscatti e comunicati celebrativi, i nostri amministratori ormai non si accorgono o fingono di non accorgersi che tutto a Mussomeli e nel circondario va a rotoli. In preda a un ottimismo ingiustificato e a una megalomania politica, dipingono il centro manfredonico come il paese delle meraviglie. Ma qui c’è da meravigliarsi solo per mole e numero infinito di problemi irrisolti che, giorno dopo giorno, si moltiplicano e si accumulano quasi come i meriti inesistenti che si attribuiscono. Anzitutto, sorprende che nei sette mesi necessari per la realizzazione del ponte bailey scorrevano solo i fiumi di parole del primo cittadino che, non si capisce a quale titolo, rassicurava e sproloquiava. Ora – prosegue Luvaro – che non è trascorso nemmeno un mese dal giorno dell’apertura e il manto stradale appare visibilmente e in modo preoccupante dissestato, il sindaco si trincera, abiurando la sua proverbiale loquacità comunicativa, in un silenzio assordante. Mentre l’assessore Toti Nigrelli, cambia idea e appartenenza politica con la velocità di chi è abituato a guidare una Ferrari, e ringrazia la sua ultima fiamma, la Lega, per imprecisati meriti su imminenti lavori di illuminazione e asfaltatura, annunciati, casualmente, alla vigilia delle elezioni europee. Accanto al paese immaginario e che, anche grazie ai nostri amministratori, instancabili voltagabbana , non diventerà bellissimo, dove si vendono centinaia di case a un euro e in cui siamo sommersi da finanziamenti, c’è un paese parallelo e tangibile in cui il centro storico crolla e dove artigiani, maestrie, commercianti e professionisti, patendo la crisi, arrancano per arrivare a fine mese, nel quale nessuno riesce a tamponare le emorragie di persone e servizi che stanno dissanguando il paese. Sul fronte delle manifestazioni è ormai imminente il momento in cui le sagre cederanno il passo a una grandiosa rassegna canora: il canto del cigno!”

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