Munì: “Case a 1 € rischio erariale per il Comune. Alba all’oscuro di tutto, gestisce solo l’assessore Nigrelli“. L’INTERVISTA

MUSSOMELI – in un’intervista il consigliere Enzo Munì, col cuore in mano, esprime tutta la sua preoccupazione sulla vicenda delle case ad un euro tracciando un excursus su quella che definisce una bomba ad orologeria pronta a scoppiare sui fasti di un reality che sa più di improvvisazione e di fumo negli occhi.

D. CASE AD UN EURO UNA GENIALATA OPPURE UNA TROVATA PROPAGANDISTICA?

R. Quello che in altri paesi come Gangi o Sambuca di Sicilia si è rilevata essere una buona idea a Mussomeli è diventata un rischio, una minaccia e questo perché, mentre gli altri paesi hanno adottato un regolamento rispettandolo, da noi il regolamento,  come tutti i regolamenti del resto,  sono disattesi e  bistrattati.

Il Comune di Mussomeli è dotato di un regolamento  varato,  a suo tempo,  dall’amministrazione Calà e votato all’unanimità da tutti i consiglieri comunali compreso l’assessore Nigrelli;  questo regolamento   stabilisce che gli acquirenti delle case ad un euro devono stipulare una polizza fideiussoria con beneficiario il Comune dell’ammontare di 5000.00€, a garanzia della legittimazione che dovranno portare avanti la ristrutturazione dell’immobile acquistato,  non entro i tre anni come erroneamente e in mala fede dice l’ingegnere Nigrelli,  ma entro un anno dall’acquisizione della casa.

I tre anni di cui parla l’assessore Toti  Nigrelli riguardano la polizza fideiussoria , nel caso in cui  ancora dopo tre anni non c’è nessun intervento di ristrutturazione, il Comune può distaccare la polizza fideiussoria.

Questo a Mussomeli non è avvenuto!

D. PER QUANTO RIGUARDA IL REALITY DELLE CASE AD 1 €?

R.Il giusto epilogo dopo cinque anni di questa legislatura.

D. A PROPOSITO DI QUESTI CINQUE ANNI, SE C’E’ STATA QUALCHE OMISSIONE NON E’ PERCHE’ C’E’ STATA UN’OPPOSIZIONE DORMIENTE, CHE NON VIGILATO O CONTRASTATO?

R.Non mi pare, noi dell’opposizione, proprio lo scorso anno, abbiamo presentato un’interrogazione a cui hanno risposto in malo modo, cioè dicendo che gli atti pubblici per privacy non  potevano essere divulgati, stupidaggini. Sostenendo che non ci fossero compagnie assicurative che volessero stipulare polizze fideiussorie a questi acquirenti che vengono dall’estero. Io mi chiedo: ma se le assicurazioni, che si fanno pagare il rischio, non intendono assumersi questo rischio lo dovremmo fare noi come Comune?

E  dico di più, come opposizione, anche il mese scorso abbiamo presentato un’altra ennesima interrogazione alla quale ancora devono rispondere, coi loro comodi, sempre sulle case ad un euro.

Perché mi spiego, a distanza di un anno, abbiamo chiesto dati certi: abbiamo chiesto quali sono le case, dove sono situate, quali da ristrutturare o quali fino ad oggi sono state ristrutturate. Quindi anche su questo argomento noi il nostro dovere l’abbiamo fatto. Il problema è che loro se ne fregano delle interrogazioni, se ne fregano delle mozioni, se ne fregano delle votazioni in aula e continuano a dare o a fare fumo negli occhi.

L’ingegnere Carmelo Alba , che dovrebbe essere (come asserisce la segreteria comunale) il responsabile delle case ad un euro, mi ha confermato  che non sa nulla: chi vende, chi compra, dove , a che prezzo … niente di niente e,  ad oggi, nessun straniero ha fatto pervenire richiesta di ristrutturazione di immobili a Mussomeli.

E’ tutto gestito dall’amministrazione  e dall’assessore NigrellI, cosa che la legge Bassanini vieta assolutamente.

D. LA SITUAZIONE DEL CENTRO STORICO E’ MIGLIORATA, PEGGIORATA O NON E’ CAMBIATO NULLA?

R.Basterebbe farsi un giro e chiedere agli abitanti del centro storico. Per centro storico parlo di Terravecchia, Madonna, San Giovanni, Carmelo è una situazione allarmante. Ricevo decine di telefonate da parte degli abitanti di questi quartieri , l’ultima, in ordine di tempo, da Mario Tuzzeo, proprio ieri, che mi segnalava una casa che stava cadendo  vicino la sua abitazione  in vicolo Piazza. La situazione è drammatica!

Questa  amministrazione ad inizio legislatura ha fatto un convegno  sul recupero del centro storico,ma poi, in realtà,  in aula consiliare mi portano un programma che tende a fare costruire anche dove non si potrebbe costruire.

D. QUINDI , LA VOSTRA PROPOSTA PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO QUAL E’?

R.La nostra proposta è intanto rispettare il regolamento che esiste, cioè ripristinare la correttezza dell’azione amministrativa, significa che se tu regali un immobile devi impegnare quell’acquirente alla ristrutturazione . Come lo impegni? O con una polizza fideiussoria, così come prevedeva il regolamento, oppure dato la mancanza di compagnie assicurative che vogliano assicurare questo rischio, con un deposito cauzionale di 5000,00€ a queste persone come garanzia della ristrutturazione che devono fare.

Mentre in altri paesi è un’opportunità a  Mussomeli  diventa un rischio nella misura in cui queste persone prendono l’immobile senza essere impegnati  in niente e se, per un motivo o per un altro , non ristrutturano tu Amministrazione Comunale  avrai un problema  maggiore.

Essendo l’immobile acquisito da persone che vengono  dal Belgio, dal Canada, dall’Australia, dalla Cina, da tutti i Paesi del mondo , come dice l’assessore Nigrelli , si avrà difficoltà a reperire queste persone per mettere in sicurezza l’immobile che sta cadendo. Il rischio è che ci siano tanti proprietari  e tante incompiute.

C’è anche un altro rischio che non va sottovalutato: i 5000.00€ di polizza fideiussoria o di deposito cauzionale , oltre a dare una garanzia per la ristrutturazione,  servono  anche a mettersi in casa gente che ha volontà di ristrutturare ed ha una certa disponibilità economica .Con la conseguenza che un conto è  che io mi metta dentro gente nullatenente, gente poco di buono, perché tanto prendono case senza pagare nulla, mentre abbiamo gente che si ubriaca in piazza  per il paese e va ad urinare , la notte, in piazza della Repubblica e così via.

 

D.IL DISCORSO CASE AD UN EURO COME INCIDE SUL MERCATO IMMOBILIARE? QUALCUNO DICE CHE IL GIA’ PRECARIO MERCATO IMMOBILIARE DI  MUSSOMELI CON LE CASE AD UN EURO SI E’ ABBASSATO, NEL SENSO CHE TUTTI ORA IMMAGINANO CHE QUALUNQUE IMMOBILE  SI DEBBA COMPRARE SE NON CON UN EURO CERTAMENTE CON POCO  DETERMINANDO UN DEPREZZAMENTO DELLE PROPRIETA’ IMMOBILIARI,  E’ VERO  O NO?

R.Probabilmente si, ma è un fattore secondario per me, premesso che il proprietario non è obbligato a vendere, si è diffusa l’idea che a Mussomeli qualunque casa, anche quelle che ristrutturate diventerebbero una reggia, si debbano comprare ad un euro. Se il regolamento fosse stato rispettato non si  sarebbe arrivato a questo stato di cose!

In altri paesi  l’idea ha funzionato ma stiamo parlando di paesi come Gangi, borgo dei borghi, Sambuca di Sicilia, che riscuotono un certo appeal. Ecco, probabilmente  questa cosa che Mussomeli ha meno attrattiva rispetto ad altri paesi,  ha spinto i nostri amministratori, al fine di agevolare la vendita delle case ad un euro, a non chiedere nessuna garanzia,  perché probabilmente quello che a loro interessa è andare sempre sui giornali e fare vedere chissà  quale economia a Mussomeli,  chissà quali investimenti. L’assessore Nigrelli scrive che i tecnici e le imprese lavorano. Mi chiedo quali imprese, quali tecnici? Forse la sua di impresa?

D. IN SOSTANZA, CONSIGLIERE MUNI’, TEME CHE POSSANO ARRIVARE AFFARISTI, AVVENTURIERI E NON INVESTITORI REALI.

 

R.Il rischio è questo: se io do una casa senza chiedere un impegno minimo a garanzia, il rischio è che venga qui gente che non può permettersi di acquistare una casa e che il centro storico anziché riqualificarsi diventi un ghetto, diventando ancora più desolato con immobili fatiscenti e cadenti rispetto a quanto è ora. Non volendo discriminare nessuno,  il rischio è che vendendo le case senza avere nulla in cambio si presenti il malandrino di turno ed inoltre, cosa ancor più grave, il rischio ricade tutto sul Comune perché quando l’immobile dovrà essere messo in sicurezza perché pericolante e tu Comune non potrai rintracciare il proprietario perché sarà in Belgio o in Canada, si dovrà intervenire e forse non ci saranno neanche i fondi perché intervenire costa. Insomma fumo negli occhi per un reality dal futuro quantomeno incerto.

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