Ospedale Mussomeli: “Finora palliativi, serve soluzione definitiva”. Sciarrino da oggi inizia lo sciopero della fame

MUSSOMELI – C’era il dottore Dell’Utri in rappresentanza dell’Asp che ha ricostruito le vicende che hanno determinato lo stato attuale dell'”Immacolata Longo” dove la carenza di organico ha raggiunti livelli intollerabili. Il medico ha avanzato qualche proposta, come quella di far cedere qualche medico al canto delle sirene del vil denaro, garantendo un “gettone” da 700 euro al giorno per le prestazioni. “Palliativi”, hanno tuonato i consiglieri che hanno ribadito la necessità di trovare soluzioni definitive.  Ha destato non poco scalpore e sdegno la circostanza chedallo scorso maggio l’Unitò Operativa complessa di Medicina generale e Lungodegenza gravi interamente sul medico Saverio Sciarrino, peraltro consigliere d’opposizione, che ieri ha dovuto lasciare la seduta proprio per garantire l’assistenza nel reparto.  Stamane lo stacanovista medico  si è recato in ospedale con un trolley e ha iniziato una pacifica ma significativa ed celatante forma di protesta: lo sciopero della fame. “Ho portato la valigia perchè mi trasferico a vivere qui. Vedremo se così farò scendere i valori di colesterolo,  –  ironizza –  e magari farò innalzare l’attenzione su una situazione che è inaccettabile e vergognosa”. Intanto è attesa l’esito della conferenza dei servizi, in programma venerdì a Caltanissetta, a cui parteciperanno, sindaci, sigle sindacali e vertici dell’Asp per affrontare la questione dell’ospedale di Mussomeli che sta attraversando, probabilmente, il momento più buiio di tutta la sua lunga e gloriosa storia.

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