San Giovanni Gemini – Se completassero i lavori con la stessa velocità con la quale proliferano semafori e autovelox la Palermo Agrigento sarebbe ultimata da anni. Invece questa arteria, trasformata in un mausoleo della lentezza e del disagio e dove la riduzione degli operai lascia presagire una conclusione dei lavori alle calende greche, sembra essere la via prediletta per balzelli comunali. Gli ultimi in ordine di tempo e al centro di un infiammato dibattito tra i tanti automobilisti costretti a percorrere la SS 189, sono stati installati nel tratto compresto tra il km 23+300 e il km 23+700, all’altezza del bivio Tumarrano. Rilevatori di velocità fissi la cui gestione, per i prossimi tre anni, sarà cura della Professional Consulting SRL. Vessazione o sicurezza? Lo scontro di opinioni è accesissimo tra chi li ha voluti, il Comune di San Giovanni Gemini, e i cittadini che temono di cadere nelle grinfie del temibile marchingegno. “Sono due – ha già spiegato, al Giornale di Sicilia, l’amministrazione comunale tramite l’assessore ai Lavori Pubblici Gero Barbasso – gli strumenti di rilevazione noleggiati al Comune di San Giovanni Gemini con modalità istantanea. Oltre che dall’Anas, l’installazione dei due autovelox è stata autorizzata dalla Prefettura di Agrigento”. Indignati gli automobilisti che in questi giorni attraverso social e programmi di messaggistica istantanea condividono sdegno e immagini dei rilevatori, stigmatizzando la decisione del comune agrigentino. Tra gli attivisti del fronte dei contrari l’avvocato Amedeo Cumella, spesso in transito lungo la Palermo-Agrigento, che stizzito osserva: “Per l’incolumità degli automobilisti in quel tratto sarebbe stato opportuno pensare alla rotatoria e ad illuminare l’incrocio! E’ inutile non dire le cose come stanno. La sicurezza è passata in secondo piano. I rilevatori servono più a fare cassa a tutti i costi. La misura è colma, non si può più abusare della pazienza degli automobilisti”. Intanto qualcuno con amara ironia ha ribattezzato la strada “SS dei 189 semafori e autovelox”, facendo riferimento ai tanti i dispositivi elettronici che rallentano, sovente a passo d’uomo, gli sventurati automobilisti costretti a percorrere la Palermo Agrigento.
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