MUSSOMELI -La morte di Niki Lauda, uno dei più grandi campioni della formula 1, che con le sue imprese ha fatto la storia del mondo delle quattro ruote, ha toccato numerosi sportivi. Il ricordo di Niki è molto vivo nel cuore di Paolo Piparo, 52 enne pluripremiato e mussomelese pilota di rally che lo conobbe nel lontano 1985 in occasione del Gran Premio di F1 a Imola .
“Fu proprio il suo coraggio e la sua volontà di non arrendersi mai – racconta Paolo – a farmi innamorare di Lui e farmi appassionare a quella F1 , che un tempo era molto più spettacolare in quanto il Pilota faceva la differenza. Oggi invece è diventata , a mio giudizio, noiosa da seguire a causa della troppa elettronica sulle macchine, rendendole dei robot e troppo determinanti sull’esito della gara. Ricordo che andai ad Imola con lo scopo ben preciso di vederlo di persona, cosa che mi riuscì alla grande”. Lo sportivo mussomelse ricorda poi come ebbe modo di incontrare il pilota recentemente scomparso. “La fortuna fu dalla mia parte , infatti il caso volle che nell’albergo dove soggiornavo , vi fosse pure l’allora Presidente di Aci Italia Dott. Alessi, nisseno di origine. Mi presentai e con la mia caparbietà riuscii anche a farmi dare un pass per entrare ai Box. A quel punto il gioco era fatto: mi precipitai subito in circuito e mi piazzai davanti al Box della McLaren ad aspettare che Lauda rientrasse dalla sezione di prove libere . lo affiancai appena sceso dalla macchina e con il mio fido registratore riuscii anche a strappargli una piccola intervista. La notizia della sua dipartita mi ha rattristito tantissimo, adesso il mio prossimo traguardo sarà riuscire un giorno a portare un fiore sulla sua dimora eterna!”. Dal ricordo di Piparo emerge una sola verità: ” per chi lo ha visto correre, rischiare, vincere, quasi morire (nell’immaginario popolare di lui rimangono le immagini del grave incidente ad Nuburgring Agosto 1976, quando rimase gravemente ustionato) ed ancora rinascere e nuovamente vincere e per chi semplicemente le sue gesta le ha sentite raccontare, Niki Lauda è stato un mito, un fuoriclasse del volante” e come tale possiamo salutarlo : ” ciao campione!”
Francesco Imbesi