MUSSOMELI – Dopo la sbornia di felicità per la bella impresa realizzata con la vittoria sulla Vis Bompietro e l’accesso alla Seconda Categoria, la ASD Don Bosco, sulle ali dell’entusiasmo, accende la fantasia degli sportivi e ci si interroga sulle prospettive per il prossimo campionato. Il mister Sorce si concede ai nostri microfoni per un’intervista , aprendoci le porte della sua abitazione.
D. Mister Sorce qual e’ il suo stato d’animo dopo questa esaltante promozione?
R. Sono contento, felice per la squadra e per i giocatori che hanno affrontato un campionato con tanto impegno e determinazione.
D. Tra le sue esperienze di allenatore di calcio come definisce quest’ultima fatica?
R. Esaltante, “l’ultima vittoria è sempre la più bella!” Inoltre siamo partiti senza tante ambizioni, con l’obiettivo principale di fare avvicinare i ragazzi al calcio dilettantistico ed in questo scopo credo che ci siamo realizzati pienamente.I ragazzi che compongono la squadra sono giovanissimi del 2003-2002-01/00/99/98 e qualche ragazzo con più esperienza, con questo mix abbiamo raggiunto la necessaria amalgama che ha portato a questo passaggio di categoria, inizialmente impensabile, ma che durante il campionato, pian piano, abbiamo cominciato a sentire possibile.
D. Come e perché nasce questo club?
R. La storia di questa società comincia nel settembre 2013 grazie all’impegno di persone che negli anni si sono adoperate senza nessun tornaconto economico ma solo per passione, utilizzando esclusivamente elementi del settore giovanile, con più di duecento tesserati. Considerato che a Mussomeli la squadra maggiore gioca a Campofranco e, quindi, non c’era più nessuna squadra che giocasse in Paese, si è deciso di partire per questa nuova avventura, cercando di coinvolgere più ragazzi locali.T utto nasce da un’idea di Nino Lanzalaco e del presidente Giovanni Belfiore che ringrazio personalmente per l’impegno profuso e la disponibilità dimostrata.Una bella realtà sportiva quella realizzata dalla A.S.D Don Bosco Mussomeli, che da spazio al talento nostrano e che si spera possa vivere un futuro sempre più ricco di soddisfazioni sportive.
D. Mister, ritiene che adesso sia possibile sognare per il futuro un ulteriore salto di categoria? Quali gli obiettivi futuri?
R. Gli obiettivi futuri sono quelli di continuare con questi ragazzi già inseriti e lanciarne altri provenienti dal settore giovanile della Don Bosco e, magari, coinvolgerne altri che sono tesserati con altre società, come Spoto e Corbetto che rientrano dal Vallelunga e sono entrambi felici di poter indossare la maglia ed i colori della squadra del proprio Paese!
D. Quindi non si sbilancia, mister,su un’eventuale altra promozione?
R. Godiamoci questo momento: “chi vivrà vedrà!”
FRANCESCO IMBESI