Per iure sanguinis due giovani brasiliani cittadini di Mussomeli

MUSSOMELI –  Due brasiliani figli del paese manfredonico. Si tratta di  Rafael Schlichmann, nato il 26 01 1992 in Brasile a Jonville, diplomato  scuola superiore e Rodrigo Schlichmann, nato il 15 05 1997 a Jonville nella regione di Santa Catarina in Brasile,  diplomato scuola superiore indirizzo informatico.

Entrambi, in Brasile lavoravano nel settore industriale metallurgico e dal 30 maggio 2019 vivono a Mussomeli,  residenti in via Palermo 52.

Il loro trisnonno  Ermenegildo,  nato in Italia nel 1885 in Casale di Scodosia, comune di Padova, emigra in Brasile il 19 02  1887. Partono, infatti,  dal porto di Genova imbarcati sulla nave San Marco i genitori del loro trisnonno, Giovanni Borghesan e Marianna Lorenzetto , insieme ai tre figli Vittorio di 6 anni, Virginia di 4 anni e il trisnonno di due anni,  con destinazione Rio di Janeiro. Messo piede in Brasile i coniugi Borghesan si stabiliscono nel Sud dello Stato,  più precisamente  San Ludgero  nella regione di Santa Caterina,  dove il trisnonno Ermernelgildo si unisce in matrimonio  con la signora Anna Kuhncin  che gli regala  quattro figli: Paulo ( il bisnonno),   Francesco,  Antonio e Vittorio.

Il bisnonno Paulo ha vissuto in quella stesa regione sposandosi ed avendo figli, di cui Jacintho Borghesan sarà il nonno di Rafael e Rodrigo. Dopo poco tempo,  si sono trasferiti nella città di Francisco Beltrao nel Paranà dove il trisnonno e’ stato Sindaco e  il bisnonno Paulo è stato prefetto per un breve periodo.

Il nonno Jacinto sposandosi è andato a vivere in un paesino che non esiste più perché distrutto dall’inondazione del fiume e  dove è stata costruita la più grande centrale idroelettrica dell’America Latina.

Quindi,  sono stati costretti a trasferirsi in una nuova città Prata Do Iguacu , li è nata la madre di Rafael e Rodrigo , sposata  madre di tre figli si è trasferita a Joinville dove troppo presto è rimasta vedova .

“ nel 2009 –  dice Rodrigo mio papà all’età di 44 anni è venuto a mancare, io avevo 17 anni e mio fratello Rafael 12 anni,  mia madre d’allora è stata non solo mamma ma anche padre.”

Secondo la legge italiana, la richiesta di riconoscimento del possesso della cittadinanza italiana iure sanguinis e cioè attraverso la linea di sangue, riguarda i discendenti di cittadini italiani, nati in uno Stato che invece prevede la cittadinanza ius soli ( cioè chi  nasce in quello Stato, ne è cittadino). E’ il caso dei Paesi americani e dell’Australia.

La competenza ad effettuare il riconoscimento della cittadinanza italiana è del Sindaco del Comune dove l’interessato ha stabilito la residenza.

Grazie a questa legge i due giovani Brasiliani hanno potuto coronare il sogno di trasferirsi a Mussomeli, in Italia,  dove hanno come  punto di riferimento i  monaci brasiliani della Chiesa San Francesco.

La speranza è che questi nuovi cittadini italiani possano a Mussomeli trovare la loro giusta oasi di pace e lavoro.

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