“Quel documento è falso”. Scintille tra Valenza e Catania, in aula consiliare i carabinieri

MUSSOMELI– L’accusa è gravissima, da reato da codice penale: falso materiale.Nel consiglio comunale di ieri i livelli dello scontro sono diventati altissimi, tanto che sono arrivati anche gli uomini della benemerita. Il casus belli è scoppiato a seguito di una interrogazione presentata lo scorso 20 marzo  sull’emergenza neve del 2017 e sui pagamenti delle prestazioni erogate dai cosiddetti “angeli della neve”. Atto al quale il sindaco Catania non ha mai risposto, secondo il presidente del Consiglio, nonostante ci fosse l’obbligo di farlo entro quindici giorni. “Lunedì 10 giugno  – ha spiegato il medico  – dopo aver appreso dalla segretaria comunale che il primo cittadino non aveva dato riscontro all’interrogazione, avrebbe espresso la propria contrarietà all’inerzia del sindaco, cristallizzandola in una lettera redatta insieme alla dottoressa Maniscalco”. Quando  il sindaco Catania ieri ha tirato fuori la risposta acquisita  al protocollo il 7 giugno, il Presidente Valenza ha chiamato i carabinieri  per far appurare presunte irregolarità e pare che oggi procederà a sporgere denunzia per falso materiale. “Le cose sono due – spiega il consigliere Munì autore delle interrogazioni – o l’atto era presente il 7 giugno e non è stato messo a disposizione del Presidente del Consiglio e dei consiglieri quando il dottore Valenza lo ha formalmente richiesto il 10 giugno, oppure è stato pre datato al 7 giugno. In ogni caso si tratta di condotte anomale che se saranno accertate comporteranno per i responsabili conseguenze gravissime”.

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