Caltanissetta – Lascia il carcere il tenente colonnello della Dia di Caltanissetta, Marco Alfio Zappalà, coinvolto tre mesi fa nell’inchiesta sulle presunte talpe in relazione alle indagini sul latitante Matteo Messina Denaro.
L’ufficiale dei carabinieri ha ottenuto gli arresti domiciliari. È stato il gip di Palermo, Piergiorgio Morosini, accogliendo l’istanza della difesa, a concedere la scarcerazione.
Secondo la tesi accusatoria, l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Barcellona avrebbe passato al colonnello Zappalà alcune intercettazioni e fermo immagini raccolte tra le pieghe delle indagini sulla ricerca del boss di Cosa nostra Messina Denaro.
Poi questi elementi sarebbero stati girati all’ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino, anch’egli coinvolto nella stessa inchiesta a carico dei tre indatai, tirati in ballo, a vario titolo, per accesso abusivo al sistema informatico, favoreggiamento aggravato e rivelazione di notizie riservate. Quest’ultima, in particolare, è la contestazione mossa nei confronti dell’ufficiale dei carabinieri in servizio alla Dia di Caltanissetta e sospeso dopo il coinvolgimento in questa inchiesta, curata dalla direzione distrettuale antimafia di Palermo e, più in dettaglio, dai sostituti procuratori dei pm Francesca Dessì e Pierangelo Padova.